2013
Napoli, tutto ciò che serve e perché serve: ecco i nomi
Ruoli scoperti ed un calciomercato in arrivo che dovrà definire alcune vicende
SERIE A NAPOLI CALCIOMERCATO – Detto e ridetto dell’assurda eliminazione dalla Champions League toccata in sorte agli uomini di Benitez, il Napoli si è però rilanciato con forza e convinzione nei propri mezzi nell’inseguimento agli altri obiettivi della sua stagione: contendere lo scudetto alla Juventus e percorrere il cammino più lungo possibile in Europa League come in Coppa Italia.
CAPITOLO DIFENSORE CENTRALE – Il Napoli ha ampiamente dimostrato – al netto di qualche amnesia difensiva di troppo da correggere proprio in chiave mercato – di essere una squadra competitiva ai massimi livelli, con particolare riferimento ad una Champions League disputata da assoluta protagonista. I partenopei però hanno palesato alcune carenze in termini di equilibrio, dovute essenzialmente a due fattori: gestione dell’intera fase difensiva (capitolo che apriremo in seguito) ed errori tecnici imputabili ad alcuni singoli interpreti della retroguardia. C’è innanzitutto bisogno di un difensore centrale: Britos prima e Fernandez poi non hanno dimostrato quella piena affidabilità richiesta ad una realtà che ambisce a vincere lo scudetto. Tenendo in considerazione le caratteristiche di Raul Albiol la necessità sarebbe quella di prelevare un centrale forte in marcatura e potente sotto il profilo atletico: N’Koulou e Garay i candidati ideali in tal senso, sono analizzati i vari Agger, Vermaelen ed altri identikit internazionali per accrescere il livello della rosa a disposizione di Benitez.
TERZINI DALLE CARATTERISTICHE PRETTAMENTE OFFENSIVE – Iniziamo ad entrare nel capitolo dedicato al precario equilibrio complessivo che il Napoli non ha potuto mascherare in diverse occasioni: il 4-2-3-1 che Benitez ha scelto per dare valore alla sua nuova esperienza tecnica sulla panchina partenopea si fonda su un approccio decisamente offensivo, considerando ad esempio che nel recente passato sono contemporaneamente scesi in campo interpreti quali Higuain, Pandev, Callejon ed Insigne o Mertens. Per quanto disponibili al sacrificio, parliamo comunque di quattro attaccanti di ruolo: gli esterni bassi dunque (e poi vedremo i centrocampisti) sono chiamati più a dare equilibrio generale che a supportare la fase attiva. Al meglio coniugare entrambe le situazioni di gioco, ma non lasciarsi trovare impreparati in difesa: Criscito un candidato credibile e rientrante nel budget, la strada intrapresa però sembra portare a Luca Antonelli che – senza nulla togliere al valore del giocatore – è stato addirittura impiegato a tratti da esterno d’attacco e non sembra dunque poter risolvere i limiti di cui si è appena dibattuto.
COSA SI RICHIEDE AL NUOVO CENTROCAMPISTA – Maggiore efficacia nella funzione di schermo davanti alla difesa e puntuale gestione dei tempi di gioco: fattore riuscito soltanto parzialmente ad Inler, non ne parliamo poi quando Behrami è stato costretto a fermarsi causa acciacchi fisici e la coppia Inler-Dzemaili per caratteristiche intrinseche non ha potuto evitare di lasciare la linea difensiva al suo destino. Se la volontà di Mascherano è quella di lasciare Barcellona per approdare a Napoli e ricongiungersi con il mentore Benitez questa è un’occasione da non lasciarsi sfuggire. A prescindere dalle considerazioni del caso su età ed ingaggio. L’argentino è il ritratto perfetto di cui il Napoli necessita per elevare il suo status in termini di compattezza ed esperienza internazionale, ma le alternative non mancano: il serbo Nemanja Matic costa tanto perché vale tanto, così come mediano assolutamente credibile è quell’Alexandre Song in uscita dal Barcellona. Qualche dubbio in più su chi è attualmente in pole: Maxime Gonalons, regista del Lione, ha gli occhi del Napoli addosso. Se la scelta ricadesse su un profilo del genere, beh, l’idea di fare carte false per riportare Marco Verratti in Italia è vincente a prescindere. Da sempre pallino di Aurelio De Laurentiis, è bene tenerlo a mente…