2009
Napoli, squadra da inventare
Tredici partite, tredici formazioni diverse. Ed a Livorno, sarà la quattordicesima. Per Mazzarri, l’avventura napoletana sembra una corsa ad ostacoli: un’emergenza dietro l’altra, un intoppo ed un altro ancora, mai la possibilità di schierare la stessa formazione per due partite di fila. Eppure il tecnico toscano non si è mai perso d’animo. Come un mago ha mescolato le carte e dal cilindro ha tirato fuori la sorpresa. Mancava tizio? Dentro caio. C’era da rivoltare la difesa? Presto rivoltata, ripescando Grava, scivolato ormai nel dimenticatoio. Tranne rarissime volte, l’equilibrio di squadra non ha mai risentito degli inserimenti improvvisi. Anzi, spesso il Napoli è riuscito ad ottenere risultati insperati dando una valenza ulteriore ai tredici risultati utili consecutivi ottenuti durante la gestione Mazzarri. Per la felicità soprattutto di De Laurentiis che non si è mai spiegato perchè dovesse avere tanti elementi in organico ed i tecnici sfruttare sempre gli stessi.
REPARTO KO – Stavolta, però, per Mazzarri si fa davvero difficile. Mancano i big, Lavezzi e Quagliarella, ed all’ultimo momento si sono fermati anche Hoffer e Bogliacino. Un reparto intero fuori uso, l’attacco. Resta il solo Denis, peraltro appena ripresosi da un’influenza, a fare da punta. E se finora era stato possibile ovviare all’emergenza perchè riguardava la difesa, reparto bene assortito, a Livorno sarà complicato rimediare. Mazzarri dovrà inventarsi qualcosa, modificare atteggiamento tattico, rivedere certi movimenti, chiedere a qualcuno dei suoi di spostare il raggio d’azione. Ed il tempo per provare è stato davvero tiranno. Soltanto ieri l’altro è venuto meno Hoffer mentre ieri si è fermato Bogliacino. Ed il tecnico è stato costretto a convocare d’urgenza due giovani della Primavera, Maiello ed Insigne, entrambi classe ’91, il secondo ancora sprovvisto di numerazione.
Fonte: Corriere dello Sport