Le realtà  sono palesi, piuttosto evidenti in questo Napoli, desideroso, troppo, di Europa e poco concentrato sul campionato. Questo il parere dei più, che va però analizzato nei suoi piccoli scompartimenti. Vero, i partenopei, sin dalla prima programmazione estiva, hanno puntato tutto, perfettamente, sulla Champions League. Quello riesce perfettamente, ma siamo sicuri che il vero fattore sia la concentrazione?

A nostro parere, invece, l’anello mancante sta proprio nella programmazione stipulata. Non pensiamo sia possibile, infatti, gestire al meglio e al 100% Ã? tre competizioni con soli 14-15 giocatori, facenti parte del progetto di Mazzarri. La rosa, quella partecipe al gioco del tecnico di San Vincenzo, è piuttosto corta e le energie, piano piano, terminano. Il Natale, dunque, potrà  solo fare bene ad un Napoli che necessita di nuove batterie, per ripartire al passo delle altre, proprio come faceva nei primi mesi di campionato, quando il sogno-scudetto si faceva vivo dalle parti di Castelvolturno, che ora spera di centrare almeno l’Europa, non importa quale. E a proposito di batteria, il mercato sarà  fondamentale agli azzurri, che dovranno aggiungere qualità , ma soprattutto, quantità  alla rosa, per trovare le cosiddette alternative. Piccoli errori di programmazione che a lungo andare fuoriescono come piccole ferite che, senza le cure adatte, potrebbero iniziare ad allargarsi sempre più. Edu Vargas “rischia” di essere il primo cerotto, predestinato come la nuova stella del San Paolo. Scrolliamoci, dunque, la scusante della concentrazione, quello rischia di essere solo un alibi ad una distruzione di un progetto troppo bello per finire così presto. La qualità  c’è, si necessita solo di qualche innesto che faccia rifiatare i big. Allora, inizierà  la grande corsa, quella perfetta…