2018

Napoli: analisi di un suicidio annunciato a gennaio

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Il Napoli è a 4 punti dalla Juventus a tre giornate dal termine. L’ambiente è deluso. Il mercato di gennaio e il crollo dei titolarissimi tra le cause dell’andamento negativo

La premessa è d’obbligo: nulla è ancora deciso. Il Napoli, dopo Firenze, si è risvegliato a 4 punti di distanza dalla Juventus. L’ambiente è deluso non arrabbiato. Il silenzio del presidente De Laurentiis è assordante. Gli azzurri erano sull’orlo del precipizio dopo Inter-Juventus ma la spinta definitiva è arrivata a Firenze, dagli stessi calciatori. Un ‘suicidio’ calcistico già annunciato. Il club azzurro è mancato a gennaio e le carenze della società sul mercato, che ci ha provato ma non ha concluso nulla, rischiano di far pagare un conto troppo salato a Sarri e a i suoi.

Prima il rifiuto di Verdi, poi il rifiuto del Sassuolo per Politano. La mancanza di alternative in attacco (ma non solo) è uno dei limiti di questo Napoli. I titolarissimi, quasi sempre in campo in questa logorante stagione, hanno il fiato corto. Il tridente titolare è crollato e i numeri parlano chiaro: 2 gol segnati nelle ultime giornate, Mertens non segna da 2 mesi. Questi problemi, uniti alla scarsa tenuta mentale (indipendentemente da San Siro la formazione azzurra doveva fare il suo compito contro la Fiorentina e rimanere a -1 dalla Juve) hanno confezionato il disastro napoletano dopo la notte dello Stadium. I tifosi hanno già individuato il colpevole: De Laurentiis.

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