2018

Napoli-Sarri, i dettagli del piano rinnovo: ADL va all-in, Inzaghi se salta tutto

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La scelta di Aurelio De Laurentiis: legare Maurizio Sarri al Napoli per i prossimi anni. La ricostruzione: è all-in, soltanto in alternativa fari su Simone Inzaghi

Aurelio De Laurentiis stregato dal Maurizio Sarri uomo ed allenatore: è quanto filtra da ambienti molto vicini alle parti. Il presidente del Napoli punta senza indugio sul suo tecnico per il futuro del club: la volontà è quella di legarsi a Sarri per le prossime stagioni, nel tentativo di dare continuità all’attuale lavoro ed aprire un ciclo che possa finalmente permettere di raccogliere quanto si è seminato in questi anni. Sul piatto una proposta come si suol dire a trecentosessanta gradi, che andremo a breve a dettagliare ma che nel complesso mira a convincere l’allenatore non soltanto sul piano economico ma ancor più strettamente su quello tecnico e prospettico.

Napoli-Sarri, la proposta contrattuale

Al tavolo delle trattative Aurelio De Laurentiis si presenterà con un contratto dalla durata quinquennale e dall’importo netto di oltre tre milioni e mezzo di euro annui: con bonus ed importi variabili Maurizio Sarri andrebbe di fatto a percepire quattro milioni a stagione. Il doppio di quanto guadagna ora. Le condizioni dunque tenderebbero ad assimilarsi, se non a quelle dei top manager, appena un gradino sotto. Uno sforzo economico che l’allenatore non potrebbe non tenere in debita considerazione. Ma proprio per quanto appena asserito dal tecnico partenopeo nella conferenza stampa post Benevento-Napoli, l’eventuale accordo non dipenderà prettamente dalla questione economica quanto da un discorso più complessivo: la condicio sine qua non, come l’ha definita lo stesso Sarri, è quella di non considerare il ciclo di fatto terminato. Ossia: se Sarri penserà di poter aggiungere qualcosa al progetto, sarà ben lieto di restare. Se invece dovesse ritenere che il massimo sia stato già raggiunto, difficilmente si rintraccerebbero le basi per continuare insieme.

Napoli-Sarri, la figura di Giuntoli

Senza giri di parole: sempre nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla vittoria del Napoli sul campo del Benevento, Maurizio Sarri ha definito l’attuale direttore sportivo partenopeo Cristiano Giuntoli un vero fenomeno. Un uomo con gli attributi, capace di prendere decisioni scomode, di non fermarsi allo scontato e di saper guardare sempre e comunque oltre. A scanso di alcun equivoco, ha poi ritenuto la permanenza di Giuntoli – e dunque l’opportunità di poter lavorare ancora al suo fianco – uno stimolo all’eventuale prosecuzione del rapporto lavorativo con il Napoli. Ed allora, sempre secondo quanto appreso dalla nostra redazione, Aurelio De Laurentiis rilancerà: negli ultimi giorni, complice la disastrosa sessione di calciomercato vissuta dal Napoli (in piena lotta scudetto e bisognoso di almeno un’alternativa di livello nel pacchetto offensivo, puntualmente non arrivata), si sono rincorse voci su possibili rotture tra il presidente ed il suo direttore sportivo. Ma De Laurentiis, che non a caso già lo ha definito il nostro Giuntoli nella conferenza stampa post-mercato, come a smorzare immediatamente ogni ipotesi di carattere negativo, metterà sul piatto della trattativa con Sarri un ruolo ancor più centrale ed esecutivo per Cristiano Giuntoli. A dimostrazione dell’incondizionata volontà di proseguire con gli uomini attuali.

Napoli-Sarri, quanto conta la clausola?

Sul contratto che lega le prestazioni lavorative di Maurizio Sarri al Napoli pende una clausola rescissoria di otto milioni di euro, sostanzialmente una penale che un club interessato dovrebbe pagare ad Aurelio De Laurentiis per liberare il tecnico e sottoporgli il nuovo contratto. Un importo che, considerato il tenore delle società potenzialmente interessate al profilo di Sarri, certamente non spaventerebbe. Ma facciamo un passo indietro: quanto conta realmente una clausola rescissoria nel contratto che lega un allenatore alla sua società? Poco, per non dire nulla. Un allenatore ha infatti – pur senza clausola sul proprio contratto – la facoltà di dimettersi dal proprio incarico e firmare con un nuovo club. Basterebbe ricordare il caso CapelloJuventus, con il buon Fabio che rinunciò alla buonuscita e ad altri emolumenti che avrebbe dovuto percepire dal contratto in essere con la Roma pur di accasarsi sulla panchina bianconera. In altre parole: conta esclusivamente la volontà dell’allenatore. In questo caso di Maurizio Sarri: se vorrà restare lo farà, con o senza clausola rescissoria. Così come, se la sua intenzione sarà quella di lasciare, non sarà la presenza o meno della clausola a permettere o impedire il tutto.

Napoli-Sarri, il calciomercato

Dulcis in fundo, o meglio last but not least come direbbero gli angloamericani, la questione inerente alla prossima sessione di calciomercato: per garantire linfa nuova al ciclo e dunque rispettare la condicio sine qua non posta da Maurizio Sarri, sarà impensabile non ricorrere ad un paio di innesti di alto livello. Che si vinca o meno, che arrivi o meno il terzo scudetto della storia partenopea: non sarà questo l’aspetto che caratterizzerà la prossima finestra di mercato del Napoli, se il target è quello di proseguire nel cammino con Sarri. Sul banco neanche a dirlo c’è la conferma dei pezzi rappresentativi dell’attuale organico, ma non basterà: ecco dunque che il presidente Aurelio De Laurentiis vorrà giocarsi la carta del grande colpo da regalare al tecnico per convincerlo definitivamente sull’ambizione del club. L’indiziato numero uno è Federico Chiesa: è il nome che più degli altri mette realmente d’accordo tutti. Il presidente è pazzo di lui, per l’allenatore e per il direttore sportivo è il tassello ideale da aggiungere all’attacco del Napoli: che, inevitabilmente, sarà pronto alla spesa super per battere la concorrenza internazionale e garantirsi le prestazioni dello straripante esterno classe ’97. I contatti riprenderanno a breve: si punterà sui buoni rapporti tra le proprietà e sulla volontà di elevare Federico Chiesa a perno del Napoli che verrà. L’altro nome caldo in tal senso è quello di Keita Baldé: classe ’95, vecchio amore di Sarri ed anche lui già trattato dal club partenopeo con la Lazio, prima del passaggio al Monaco per oltre trenta milioni di euro. Jolly offensivo di qualità e potenza fisica, può ricoprire tutti i ruoli del tridente offensivo sarriano: ragion per cui anche il senegalese mette d’accordo un po’ tutti. La spesa sarà anche in questo caso decisamente rilevante, ma allo stesso tempo l’eventuale buona riuscita della trattativa rappresenterebbe un indizio significativo sulla volontà della società partenopea.

All-in De Laurentiis, in alternativa Simone Inzaghi

Se non vi bastasse la lunga e dettagliata argomentazione, lo specifichiamo ulteriormente: il presidente Aurelio De Laurentiis è disposto ad andare all-in – per usare un termine caro ai giocatori del texas hold ’em – pur di trattenere Maurizio Sarri all’ombra del Vesuvio. Questa è la convinzione e si farà di tutto per renderla realtà: peraltro, sempre per quanto risulta alla nostra redazione, la proprietà è convinta di strappare il sì al suo allenatore. Ragion per cui, al momento, non è previsto alcun piano B. Ciò non toglie che ci si guardi intorno per farsi comunque trovare pronti qualora dovesse saltare tutto: il nome che scalda gli animi del Napoli è quello di Simone Inzaghi, attuale allenatore della Lazio – per ricollegarci anche a Keita Baldé, calciatore che ha disputato la migliore stagione della sua carriera proprio sotto la gestione Inzaghi – e grande sorpresa dell’ultimo biennio. Oggi ha condotto la sua Lazio al terzo posto della classifica di Serie A (oltre ad aver vinto il girone di Europa League, competizione in cui se la giocherà a viso aperto nella fase ad eliminazione diretta), avanti a realtà più strutturate sul piano economico quali Roma, Inter e Milan, grazie alla qualità del suo lavoro ed all’abilità nel valorizzare al massimo le risorse a disposizione. Circostanza che non lascia indifferente in casa Napoli. Lo ribadiamo: al momento non c’è nulla, non siamo neanche ai contatti iniziali. Siamo ai gradimenti: quello del Napoli è tutto riversato sulla sua attuale guida tecnica Maurizio Sarri.

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