2017
Napoli, i nodi di Sarri vengono al pettine
L’affidarsi ai titolarissimi (specie davanti), il bisogno di tempo, il mercato: le domande di Sarri e del Napoli sulla strada per il titolo
Il Napoli fatica. Questo è ormai evidente: sebbene Sarri elogi (giustamente) i suoi per quanto ottenuto in questi anni sotto il profilo del gioco e dei punti conquistati in A, non c’è dubbio che la pressione quest’anno sia diversa. L’inizio a razzo e l’intenzione manifesta di puntare al titolo in campionato – unite ad alcuni stop di giocatori fondamentali – stanno schiacciando l’allenatore azzurro, che ora deve di nuovo trovare il coniglio dal cosiddetto cilindro.
TATTICA – Sostituire Ghoulam in rosa è virtualmente impossibile, perché né Mario Rui, né un altro giocatore assomigliano per corsa, tecnica e dinamicità all’algerino, che (anche qui, giustamente) si è guadagnato un profumato rinnovo proprio per l’importanza nel sistema di Sarri e i miglioramenti compiuti negli ultimi anni. Per Milik, rimane il problema del vice; per la parziale assenza di Insigne, invece, Sarri ha iniziato un percorso interessante con Zielinski, che è una mezzala, ma ha il talento tecnico e calcistico per poter nel tempo imparare quel ruolo. Ma è proprio il tempo che manca.
MERCATO – E il tempo è proprio il motivo per il quale anche un ricorso al mercato potrebbe non bastare. Inglese potrebbe tornare dal Chievo a gennaio, ma Milik a quel punto sarà semi-pronto per tornare e in ogni caso Sarri richiede molto tempo perché i nuovi imparino certi movimenti. Basta guardare i due casi di Tonelli e Mario Rui per capirlo: nonostante Sarri li abbia allenati per anni, i due hanno giocato pochissimo. Se per il centrale non ci sono stati spazi quest’anno, l’ex Roma ed Empoli l’ha trovato solo in seguito all’infortunio di Ghoulam. Basterà tutto questo per lo Scudetto?