Sarri come Guardiola? I numeri dicono di sì - Calcio News 24
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2018

Sarri come Guardiola? I numeri dicono di sì

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La partita con la Lazio ha messo in mostra tutte le doti del Napoli di Sarri, al punto che, ora più che mai, l’analogia con il gioco di Guardiola non sembra più un azzardo eccessivo

Il secondo tempo del match di sabato sera tra Napoli e Lazio ha lasciato, letteralmente, tutti di stucco. Dopo una prima frazione di gioco, dove la squadra di Sarri è passata in svantaggio e ha sofferto le manovre degli uomini di Inzaghi, è uscito tutto il potenziale esplosivo dei partenopei, nella sua massima espressione. E a questo proposito, è interessante l’analisi tattica elaborata stamani sul Corriere dello Sport, con un paragone che, ai più, non fa ormai strabuzzare neanche gli occhi: il Barcellona di Guardiola. Il tiki-taka messo in mostra da Mertens & Co. ha, infatti, tolto ogni dubbio e i numeri sono lì a dimostrarlo: 75,8% di possesso palla, con punte anche di 3/4 minuti di palleggio continuo e 861 passaggi complessivi.

Quello creato da Maurizio Sarri è stato qualcosa di sublime: un 4-3-3 o 4-2-3-1 tutto corsa, ritmo, palleggio e dinamismo. Un fraseggio che ha “origini” ben profonde, dal momento che parte dai piedi, in genere, di un regista “nascosto” come Albiol (sebbene sabato fosse assente), per poi essere retto e governato dal faro di centrocampo, Jorginho, fino alle pietre miliari dell’attacco. Proprio com’era il Barcellona di Pep, anche il Napoli si muove tra le linee offensive, lasciando uscire il suo riferimento centrale e mandando dentro gli esterni e, perfino, le mezzali. Il palleggio così pragmaticamente ed esteticamente ricercato, il giro palla portato al suo estremo e i cambi di campo anche repentini, se necessari, sono, infatti, gli aspetti di omogeneità che emergono con maggior forza. Stando, allora, a questi dati, non sono così troppo azzardate le analogie con Iniesta, Busquets & Co. Ora, per emularlo in tutto e per tutto, serve solo una cosa: portare a casa trofei importanti.

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