2014
Napoli – Roma, sfida infinita: dentro i secondi
ROMA NAPOLI SERIE A – Poche ore e Napoli e Roma si affronteranno nel posticipo della 27esima giornata di Serie A. Big match d’alta quota, ad un solo mese di distanza da quel 12 febbraio, che i napoletani difficilmente dimenticheranno: quella notte, sotto gli occhi di Maradona, la banda di Benitez strapazzò i giallorossi per 3-0, qualificandosi per la finale di Coppa Italia. Il ‘CorrieredelloSport’ in edicola oggi ci spiega come arrivano all’appuntamento le due squadre.
CONDIZIONE FISICA – Trentotto partite, Europa Compresa. Gli azzurri faticano ma, quantomeno, hanno avuto la ‘fortuna’ di aver potuto lavorare, nella maggior parte dei casi, a Castelvolturno, al riposo dalla pausa nazionali. Sarà drammatico pensare alla prossima settimana, con la doppia sfida di Europa League al Porto. Ma oggi è un’altra cosa: oggi arriva la Roma. Meno brillanti anche i giallorossi, nonostante il ‘riposo europeo’: Gervinho, Strootman e Florenzi i più in difficoltà.
UOMINI DECISIVI – Tutti quelli d’attacco, come è nel credo di Rafa Benitez. Higuain, ovviamente, ma anche Callejon, Mertens e Hamsik. E anche Jorginho e Inler, da cui ‘Don Rafè’ si aspetta molto in fase di non possesso. I guizzi giallorossi, invece, possono arrivare da Destro, da Gervinho, ma, soprattutto, da Pjanic: senza Totti è lui il cervello della squadra. E attenzione ai calci piazzati: all’andata ne ha dato una dimostrazione.
CONDIZIONI PSICOLOGICHE – Quanto conta la testa per gli azzurri, capaci di alternare prestazioni meravigliose – Arsenal e Borussia Dortmund su tutte – a partite sottotono e poco brillanti, specie con le medio – piccole. Categoria in cui non rientra la Roma: dovrebbe essere una garanzia. Feroci e positivi: così Rudi Garcia vuole i suoi giocatori. I sei punti di vantaggio sono rassicuranti, ma non bastano: bisogna vincere per mettere la parola fine. Solo così si può crescere.