2014

Napoli, Rafael: «Reina? Merito anche io di essere titolare»

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Il portiere brasiliano si candida per difendere i pali del Napoli con continuità.

NAPOLI RAFAEL – Cresciuto nelle giovanili del Santos, ha esordito in prima squadra nel 2010 vincendo il campionato e la coppa del Brasile. L’anno successivo ha vinto nuovamente il Paulista e la coppa Libertadores. Curriculum prestigioso per Rafael Cabral Barbosa, che è stato ingaggiato dal Napoli come secondo di Pepe Reina. Si sono aperte però le porte della prima squadra per l’infortunio dello spagnolo: «Soddisfatto? Abbastanza, anche se in Brasile giocavo sempre, ero io il titolare. Qui, sono stato fermo tre mesi e se adesso gioco è soltanto perché Reina è infortunato. Saprò aspettare. Per la verità, io mi sento pronto anche adesso, con tutto il rispetto per Reina. Anch’io ho vinto qualcosa e credo di avere la maturità per un posto di titolare», ha dichiarato il portiere brasiliano ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.

CAMPIONATO – In vista della sfida contro l’Hellas Verona, Rafael ha spiegato: «Dovremo essere attenti entrambi, perché Napoli e Verona hanno due attacchi importanti. Toni ha una forza impressionante, in area mette timore. La partita sarà difficile, lo sappiamo, loro hanno battuto Lazio e Udinese, ma anche noi abbiamo bisogno di vincere per accorciare ancora di più su Juve e Roma. E poi, se loro hanno Toni, noi abbiamo Higuain, un campione straordinario, che è sempre meglio averlo come compagno».

COLLEGHI – Il brasiliano ha poi aggiunto: «Il miglior portiere del momento? Voto Buffon. E’ il migliore al mondo. Non conosco quelli del passato, ma lui è davvero un grande. Dopo, Cech. E tra i giovani? Stando in panchina, ho seguito Bardi del Livorno e Perin del Genoa. Possono essere i portieri del futuro». 

RIMPIANTI – E, infine, scaccia via i pensieri sulla panchina: «Pentito di aver lasciato il Santos dove ero titolare? No, qui sto benissimo, sono stato accolto con affetto. Sono arrivato in un grande club, dove ho trovato compagni e campioni incredibili. Nessun rimpianto? Beh, uno ce l’ho: non giocando ho perso la nazionale. Ma c’è tempo. Mi piacerebbe andare al Mondiale, si giocherà a casa mia». 

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