2012

Napoli, padre Aronica: “Società  disposta al rinnovo, il problema è la durata”

Pubblicato

su

Giovanni Aronica, padre del difensore del Napoli Salvatore, ha parlato del possibile addio alla società  azzurra a fine stagione, quando il contratto dell’ex reggino con la società  partenopea giungerà  a conclusione: “So che ci sono alcune trattative in corso ma ci sono anche dei problemi legati al fatto che allo stato attuale tutti sanno che mio figlio è in scadenza – le parole riferite a ‘Mediagol.it’ – e che potenzialmente a giugno avrebbe il cartellino in mano e sarebbe libero di accasarsi a parametro zero e quindi la mia sensazione è che adesso una società  interessata ci pensi due volte a prenderlo per gennaio, sapendo di non dover spendere niente tra sei mesi. Palermo? Per l’economia della squadra credo andrebbe bene, potrebbe fare tre ruoli in difesa giocando tranquillamente sia da centrale che indifferentemente da laterale destro o sinistro e quindi sarebbe potenzialmente un rinforzo ideale ma in questo momento che io sappia non c’è niente, a parte le dichiarazioni di gradimento del presidente che senz’altro fanno piacere. Comunque, il mercato è appena iniziato. Vedremo cosa succederà “. I colloqui con la dirigenza azzurra sono comunque tutt’altro che interrotti, ma l’accordo non appare facilmente raggiungibile: “Diciamo che la volontà  di De Laurentiis a rinnovare questo contratto ci sarebbe anche, al contrario di quello che magari si potrebbe pensare, il problema è più sulla durata. Il presidente sarebbe disposto a prolungarglielo per un altro anno arrivando quindi al 2013 “? prosegue Giovanni Aronica, ai microfoni di Mediagol.it “? ma a questo punto se c’è un altro club disposto ad offrire due o magari anche tre anni di contratto mi sembra giusto nella situazione di mio figlio che non è più un ragazzino ed è a fine carriera, pensare seriamente di prendere in considerazione una proposta più consistente. Del resto comprendo anche la situazione societaria e il fatto che ci sia tutto l’interesse a lanciare giocatori comprati in estate con investimenti importanti come Britos, Fernandez ed altri che hanno trovato finora poco spazio e che sono giovani da valorizzare, mi sembra una cosa normale”.

Exit mobile version