2013
Napoli ora trema e si premura: una clausola che non blinda Cavani, si punta a Balotelli e Muriel
Quel rinnovo di contratto annunciato in pompa magna lo scorso 31 agosto aveva fatto brindare il popolo napoletano: Edinson Cavani firmava il suo nuovo accordo con il Napoli, legandosi ai partenopei fino al 2017. Ingaggio notevolmente al di sopra del tetto salariale fissato da Aurelio De Laurentiis – il Matador guadagna oltre 4.5 milioni di euro netti, cifra ben al di sopra dei 2.5 del salary cap – e clausola rescissoria da 63 milioni: operazione che sembrava aver blindato il Matador, ma la situazione oggi risulta piuttosto differente.
I PRO E I CONTRO DI UNA CLAUSOLA – Il Napoli non è nuovo all’utilizzo di una clausola rescissoria sui contratti dei propri tesserati: è il sistema con il quale si è proceduto alla cessione di Ezequiel Lavezzi al Paris Saint Germain. L’argentino aveva già chiesto di andar via un anno prima, la clausola liberatoria fissata a 30 milioni ha di fatto estromesso il Napoli dalla decisione sul futuro del Pocho, che ha potuto liberamente scegliere di accordarsi con il club francese. L’entità della clausola prevista nel contratto di Edinson Cavani aveva inizialmente rassicurato la piazza partenopea: 63 milioni rappresentano un investimento oneroso che pochi possono permettersi. Ma la terza stagione ad altissimi livelli del fuoriclasse uruguaiano ha spazzato via tutte le incertezze delle big europee e la cifra, seppur enorme, non lascia al riparo da possibili, probabili, attacchi. Non nella finestra invernale di calciomercato: la clausola rescissoria applicata al contratto del Matador va in vigore il prossimo 29 giugno 2013, salvo poi estinguersi entro il 12 agosto per lasciare alla società il tempo necessario alla eventuale delicata sostituzione. Quarantacinque giorni per pagare l’importo ed assicurarsi le prestazioni di Cavani: al Real se vende Ronaldo? In Premier dai milionari City o Chelsea? O al Psg stesso? La delicata situazione delle casse del club spagnolo non consente un tale esborso, ma l’eventuale cessione della stella Ronaldo al Psg liberebbe d’un tratto i fondi necessari; Manchester City, Chelsea e Psg invece possono eccome. E risulterebbero tutte piazze gradite alla carriera del Matador.
LA SCELTA DI CAVANI – Difficile ora ipotizzare un’imminente trattativa finalizzata ad un ulteriore rinnovo contrattuale con ritocco verso l’altro della clausola rescissoria: l’entourage di Edinson Cavani sa di trovarsi in una posizione di forza ed aver strappato in estate condizioni praticamente perfette. Le dichiarazioni del centravanti nel post Napoli-Roma non chiariscono in pieno le sue intenzioni: “La società sa quel che voglio”. Due le interpretazioni: una squadra per vincere; giocare in un top club europeo. Da questo non si scappa: il Napoli può provare a trattenerlo facendo leva sulla sua volontà, esclusivamente dopo avergli costruito una squadra competitiva intorno e dunque dimostrandosi all’altezza di un fenomeno di tale calibro. Il rovescio della medaglia è un addio senza rancore, con un top club che senza dubbio busserà alle porte della società partenopea, presentandosi probabilmente con il pagamento dell’intera clausola rescissoria.
L’EVENTUALE SUCCESSIONE – Nonostante le altisonanti dichiarazioni del presidente Aurelio De Laurentiis – “Vorrei Balotelli con Cavani” – è davvero complesso ipotizzare una strada del genere. E’ altrettanto vero che in passato la proprietà non ha disdegnato offerte milionarie verso top player – vedi l’ammissione del presidente dell’Udinese Pozzo sulla proposta choc presentata dal Napoli per Alexis Sanchez, allora in forza ai friulani prima di trasferirsi al Barcellona – ma la politica degli ultimi tempi sembra andare in direzione del tutto diversa. La società oggi guarda con attenzione e preoccupazione al futuro di Cavani e non vuole lasciarsi cogliere impreparata: con Balotelli non è iniziata la trattativa economica tra le parti, ma le strizzate d’occhio confermano il particolare gradimento che il presidente stesso nutre da sempre verso l’attaccante della nazionale italiana. E la volontà di De Laurentiis di portarlo a Napoli è assolutamente reale. Operazione più che sostenibile dopo l’eventuale addio del Matador: ingaggi più o meno simili, i 37 milioni richiesti dal City per il suo cartellino intaccherebbero solo in parte l’enorme bonus proveniente dalla cessione di Cavani. Il Napoli non si ferma qui: con Luis Muriel sono già stati mossi i primi passi, incassato il gradimento dell’entourage Bigon ha il compito di anticipare la concorrenza per assicurarsi le prestazioni di quello che oggi sembra avere tutti i crismi del potenziale fenomeno. Non c’è intenzione di arrendersi con Cavani, ma la società guarda concretamente al suo immediato futuro e vuole garantire al prossimo allenatore – Mazzarri o il suo successore – un potenziale offensivo di spessore assoluto con due innesti di spicco.