2012

Napoli, ora devi rinforzare la difesa. Cinque nomi per un acquisto

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E’ prevista per il prossimo lunedì – tra soli tre giorni – la sentenza della Commissione Disciplinare in merito alla vicenda Cannavaro-Grava: nove i mesi di squalifica richiesti dal procuratore Stefano Palazzi per l’omessa denuncia del tentativo di combine di Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010 architettato dall’ex Gianello, uno il punto di penalizzazione e centomila euro di ammenda al Napoli per responsabilità oggettiva. La Disciplinare sarebbe orientata per uno sconto ai due difensori partenopei – sei mesi la possibile pena – ed addirittura un inasprimento per la responsabilità del Napoli che potrebbe vedersi sottratti ben due punti dall’attuale classifica.

LA POSIZIONE DEL NAPOLI – Uno scenario pressoché devastante. Una classifica oltremodo penalizzata e stagione praticamente finita per capitan Cannavaro, il pilastro della difesa di Mazzarri: il Napoli non ci sta e si appella alla diversità del caso in questione rispetto a tutte le altre situazioni riscontrate. La linea è la seguente: Matteo Gianello era all’ultimo anno del suo contratto, non ha mai preso parte ad una gara e dunque ricopriva una posizione assolutamente marginale all’interno dello spogliatoio partenopeo. Da qui la circostanza per la quale il Napoli – secondo le argomentazioni della società – rappresenta la parte lesa della vicenda. L’opinione personale è quella che le regole vadano accettate, ma che le stesse regole abbiano bisogno di una effettiva rivisitazione: il Napoli si troverebbe a pagare enormemente per responsabilità del tutto marginali, essendo parte estranea allo squallido tentativo di combine messo in atto da un calciatore fuori dagli equilibri della squadra e per di più in una partita – Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010 – priva per gli azzurri di alcun peso in termini di risultato. Assurdo insomma.

LA RETROGUARDIA PARTENOPEA – Con Grava e soprattutto Paolo Cannavaro in odor di squalifica, Aronica in uscita perché oramai fuori dagli equilibri della squadra e Campagnaro in scadenza di contratto tra sei mesi ma lontanissimo dall’ipotesi del rinnovo, sembra giunta l’ora di rifondare il pacchetto arretrato. A dire il vero era lecito attendersi un rinforzo di peso già nella scorsa estate, quando gli introiti dei diritti tv, sommati a quelli della Champions League ed alla milionaria cessione di Lavezzi avevano lasciato intendere ad un acquisto pesante nella zona di campo dove nell’ultima stagione si erano rintracciate le difficoltà maggiori. Non è andata così ma ora è tempo di rimediare: deve essere il tempo di rimediare perché il progetto di crescita del Napoli non può proseguire con un intero reparto praticamente sventrato dalle ultime vicende.

LE SOLUZIONI: CINQUE NOMI – Partiamo dalla premessa che occorre un investimento pesante e non un ritocco, magari scarto di una società minore. E che i nomi proposti rientrano tra quelli alla portata del Napoli. Il primo identikit è Angelo Ogbonna (classe ’88, valore 20 mln): più che alla portata del Napoli quando fu trattato un anno fa, ora anche i club di prima fascia si sono accorti delle sue qualità. Ennesimo errore lasciarselo sfuggire, ma il Napoli può ancora giocarsi qualche carta e tentare l’assalto nella prossima finestra invernale di calciomercato. Appena dopo c’è Davide Astori (classe ’87, valore 15 mln): difensore oramai esperto nelle dinamiche del complesso campionato italiano, rendimento costante e possibile pedina su cui rifondare la difesa azzurra anche in ottica di ringiovanimento. Il terzo è Salvatore Bocchetti (classe ’86, valore 12/13 mln): ottima la sua esperienza al Rubin Kazan grazie alla quale ha maturato anche un buon rendimento in campo europeo, doti atletiche importanti e volontà dichiarata di fare ritorno in Italia. Il quarto nome è Danilo Larangeira (classe ’84, valore 10-12 mln): impatto eccellente sul campionato italiano, brilla per lettura delle situazioni e senso della posizione, i Pozzo lo reputano incedibile al pari di quanto hanno già fatto con troppi calciatori ora non più militanti nell’Udinese. Infine Nicolàs Burdisso (classe ’81, valore 5/6 mln): questa potrebbe essere la sorpresa dell’ultima ora, in uscita dalla Roma con Zeman che preferisce la coppia Castan-Marquinhos, non propriamente un acquisto di prospettiva ma oggi garanzia di affidabilità e rendimento. Qualche dubbio in più personalmente per i vari Benatia, continuità di rendimento minata da frequenti problemi fisici, Spolli, Paletta e Silvestre.

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