2013

Napoli-Muriel, la trattativa è iniziata. Gli ostacoli e un retroscena

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Luis Muriel, ristabilitosi dal pesante infortunio all’anca che lo ha estromesso dai campi da gioco per la quasi totalità del girone d’andata, ha iniziato a giocare con una certa continuità dimostrando subito il suo enorme valore. Accelerazioni impressionanti nonostante una condizione atletica da ottimizzare, presenza fisica per difendere la palla, bagaglio tecnico di altissimo livello, talento e fiuto del gol. Qualità che descrivono in pieno le potenzialità da fenomeno del giovane – classe 1991 – attaccante colombiano dell’Udinese.

L’INTERESSAMENTO DEL NAPOLI – Il presidente Aurelio De Laurentiis in prima persona aveva già messo gli occhi sul sudamericano al termine della scorsa stagione, quando Muriel aveva dato segnali più che incoraggianti in quel di Lecce nonostante la retrocessione della sua squadra. Soltanto sondaggi allora con l’Udinese – società proprietaria del suo cartellino – respinti dall’irremovibilità dei Pozzo: il club friulano era già impegnato sul fronte mercato in uscita con la Juventus per Isla ed Asamoah, con l’Inter per Handanovic e con la Fiorentina per Cuadrado. Troppa materia prima insomma per ipotizzare anche la cessione del gioiello colombiano. Ci ha pensato poi il suo connazionale Pablo Armero a rinsaldare quell’asse Napoli-Udinese oramai fortificato da anni di buoni rapporti ed affari tra le due società. Nei giorni in cui si concludeva la trattativa per portare il laterale della nazionale colombiana a Napoli si è parlato anche di Muriel.

SVILUPPO E RETROSCENA DELLA TRATTATIVA – Luis Muriel al Napoli è tutt’altro che un’idea. L’intenzione del club partenopeo è quella di anticipare la concorrenza che inevitabilmente si scatenerà con il passare dei mesi qualora l’attaccante dell’Udinese dovesse proseguire il suo personale girone di ritorno sugli standard iniziali, tre gol in quattro partite. Quantificando: ora si può acquistare ad una cifra intorno ai 13 milioni di euro, a giugno potrebbe non essere così. La dirigenza partenopea ha fiutato l’affare ed addirittura sondato il terreno già per la sessione di gennaio, non proponendo una concreta offerta d’acquisto ma ascoltando il parere dei Pozzo in merito all’anticipo dell’operazione, ricevendo un secco no dalla controparte friulana: Muriel resta ad Udine almeno fino al termine della stagione, il tandem offensivo con Di Natale inizia a funzionare e l’Udinese può risalire in classifica grazie ad un attacco che poche squadre nel panorama italiano possono vantare.

GLI OSTACOLI – Quelli in parte già anticipati: un eventuale girone di ritorno da urlo disputato da Luis Muriel – e ad onor del vero i presupposti non sembrano mancare – attrarrebbe con ragionevole certezza l’interesse di tanti club, non soltanto italiani. E magari dotati di una capacità di spesa più consistente di quanto il Napoli sia disposto ad investire. Il rischio insomma è quello poi di prender parte ad un’asta in cui risulterebbe difficile fare la voce grossa, un po’ come accadde con l’affaire Alexis Sanchez: il club partenopeo provò a bruciare la concorrenza, non sferrò l’affondo decisivo salvo poi doversi arrendere ai milioni del Barcellona. Il direttore sportivo Riccardo Bigon è al corrente dei fatti e non vuole lasciarsi cogliere impreparato: l’asse Napoli-Udinese vive il suo momento migliore e i contatti sono frequenti. Sul tavolo c’è anche e soprattutto Luis Muriel, un attaccante che – eventualmente in coppia con il fenomeno Cavani – consentirebbe alla tifoseria partenopea di sognare ad occhi aperti.

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