2014

Napoli, Mazzarri svela: «Proposta indecente di ADL per rimanere»

Pubblicato

su

Rivelazioni dall’autobiografia del tecnico dell’Inter

NAPOLI, INTER, SERIE A – Sul suo addio al napoli non c’è mai stata chiarezza. Almeno fino ad oggi. Walter Mazzarri finalmente racconta come realmente andarono le cose nella sua autobiografia “Il Meglio deve ancora venire“, scritta assieme ad Alessandro Alciato e in uscita proprio oggi. Il quotidiano “Il Mattino” diffonde qualche anticipazione sorprendente del libro:«Il paradosso è che mentre la squadra non si fermava, io pensavo allo stop. Il capolinea all’orizzonte. Ogni settimana ero sempre più convinto di lasciare. Nello spogliatoio nessuno chiedeva notizie, sapevano che mi sarei arrabbiato molto. E avrei negato con tutte le mie forze, anche nel periodo in cui pareggiavamo spesso, quando dalle tribune qualcuno iniziava a rumoreggiare, urlando: ‘Mazzarri dimettiti’. Cori poco carini, indirizzati a me, con tanto di cognome per evitare che venisse confuso il destinatario»

COLPO DI SCENA –Insomma, l’addio sembrava dietro l’angolo. Ma poi arriva il clamoroso colpo di scena, degno di un film, targato Aurelio de Laurentiis:«Il segreto sul mio addio è rimasto tale fino all’ultima giornata di campionato: Roma-Napoli 2-1, il 19 maggio 2013 allo stadio Olimpico. Anche se il 12 maggio il presidente De Laurentiis aveva intuito, tentando il colpo di teatro. Pardon, di cinema. – racconta l’attuale tecnico dell’Inter – Dovevamo giocare al San Paolo contro il Siena. Prima della partita è venuto nel mio stanzino facendomi una grossa offerta economica, una specie di proposta indecente. Voleva restassi, a tutti i costi (è proprio il caso di dirlo). Ma non era una questione di soldi. Se ne stavano andando gli stimoli. I ragazzi si cambiavano, noi due ci siamo appartati, mi ha messo un foglio davanti e una penna in mano, voleva firmassi per poi annunciarlo alla gente. Ma non era il caso. Ho detto no, spiegandogli che avrebbe dovuto attendere ancora sette giorni per conoscere le mie decisioni».

ATTACCO AI MEDIA – Walter Mazzarri poi attacca aspramente i mass media napoletani, rei, a suo dire, di aver messo in piedi una guerra contro di lui.«Da quelle parti tornerò ogni volta a testa alta, nonostante ci sia una parte di stampa purtroppo in malafede, giornalisti irrisolti e speaker radiotelevisivi con poca dignità che sperano vadano male le cose per ricamarci sopra, proprio mentre fanno finta di stare dalla tua parte. Per quattro anni, invece di apprezzare il mio lavoro per la causa, mi hanno fatto la guerra. Semplicemente perchè non li ho mai considerati».

Exit mobile version