2012

Napoli, Mazzarri: “Sono un innovatore. Io manager? Si…”

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Il rendimento del Napoli di Walter Mazzarri ha incantato il mondo del calcio, soprattutto per quanto fatto in Champions League dagli azzurri. Intervistato dal sito web ufficiale della Fifa, l’allenatore livornese ha parlato un po’ della sua carriera: “Io superstizioso? Non è vero, io credo molto nell’organizzazione del mio lavoro nie minimi dettagli, non ho spazio per la superstizione. Ovviamente ci sono volte quando le cose vanno bene ed altre quando vanno meno bene. Dico le cose in maniera diretta? Sì, è uno dei miei credo. So che è un modo rischioso di fare le cose nel mondo del calcio, ma sono fiero di come sono fatto e voglio approcciare il calcio nella stessa maniera con cui affronto la vita: sempre nello stesso modo, zero compromessi. Cosa è cambiato da quando ero assistente di Ulivieri qui? Tantissimo, prima di tutto la maniera di giocare a calcio, ora è tutto molto più rapido di quanto si pensi. Lavorare con Ulivieri per me è stato molto utile. Sono cresciuto molto da allora ed ho avuto esperienze diverse. Questa è la squadra più forte che io abbia mai allenato. Io contro il catenaccio classico italiano? Io per questo mi ritengo un innovatore. Sono un allenatore italiano, ma sono molto flessibile e mi adeguo al momento che sta passando il calcio. Siamo bravi nelle ripartenze, oggi sono determinanti. I miei tenori in avanti? Non dovrebbero giocare tutti allo stesso tempo. Avere così tanti attaccanti in squadra ti consente di avere sempre ottime alternative, proprio come nelle grandi squadre. Bisogna saper scegliere bene in base all’allenamento in settimana. Obiettivi? Abbiamo detto ad inizio stagione che questo è un anno transitorio e di crescita. Non fissiamo obiettivi specifici, cercheremo di portarli tutti a compimento. Io come Ferguson? Mi piace come lavora Sir Alex, è un modello che funziona e che si vede molto in Inghilterra. Mi piacerebbe essere più manager. Facciamo dimenticare l’era Maradona? Ogni era è una cosa a sè. Maradona rappresenta la storia del Napoli e facciamo tutto il possibile per far capire questo alla città . Siamo orgogliosi di poter comunque trasmettere entusiasmo e passione alla gente di Napoli”.

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