2009

Napoli, Mazzarri: “Da ora in poi furbi e non fessi”

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L’allenatore del Napoli, Walter Mazzarri, intervenuto in conferenza stampa come ogni martedì, è tornato a parlare del campionato dei partenopei e del percorso che i suoi ragazzi stanno facendo in Serie A da quando è lui a guidare la squadra: “In 19 partite abbiamo fatto meno punti solo di Milan, Inter e Roma e gli stessi del Palermo. Abbiamo fatto sette punti più della Juventus e dieci rispetto alal Sampdoria. Quello che stiamo facendo è straordinario ed impensabile se consideriamo la situazione di quando ero arrivato. In tanti mi avevano sconsigliato di venire qui, ma da quando facevo il secondo di Ulivieri il mio sogno era venire qui”.

Il tecnico passa poi a parlare in specifico di alcune scelte: “Da oggi in poi guarderò solo il campo, senza valutazioni tattiche. Chi gioca deve stare bene e nessuno ha priorità  sugli altri. Schierare tre punte? Sarebbe perchè ho la certezza che stanno tutti in condizione massimale. Partire dalla panchina non è un disonore, fa parte di alcune scelte e valutazioni in base delle condizioni fisiche. Dobbiamo essere più cattivi e non più fessi degli altri. Ci manca la cosiddetta furbizia sportiva”.

Sull’atteggiamento messo in campo, Mazzarri spiega: “Come squadra siamo fatti per attaccare e non aspettare, ci basta rallentare per quindici minuti che veniamo fregati, spesso anche in maniera fortunosa”

Infine conclude: “Siamo a due punti dal quarto posto, noi dobbiamo fare il massimo ogni giorno ma dobbiamo pensare da dove siamo venuti. Dobbiamo cercare di vincere tutte le gare che rimangono, scendendo in campo con la giusta mentalità , i conti si fanno alla fine. Abbiamo ancora delle partite difficili da affrontare. Vista la matematica potremmo arrivare anche terzi, ma il nostro lavoro è serio e dobbiamo pensare ai valori delle altre squadre che vengono sempre alla fine. Il nostro compito è non sbagliare nulla. Voglio creare le basi per l’anno prossimo, portando ed alimentando l’entusiasmo. Adesso andiamo fuori casa sapendo che la partita non è già  persa ed è questo il vero salto di qualità “.

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