Hanno Detto

Napoli, Mazzarri: «Seconda finale, questa volta spero di alzarla»

Pubblicato

su

Le parole di Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, nella conferenza stampa in vista della finale di Supercoppa contro l’Inter

Walter Mazzarri ha parlato in conferenza stampa in vista di Napoli-Inter, finale di Supercoppa.

FINALE – «In 23 anni di carriera è capitato due volte di competere per questo trofeo, spero di riuscire ad alzarlo. Altrimenti sono contento comunque, non tutti gli allenatori che partono da zero come me arrivano a giocarsela due volte. Per la squadra, non credo sia facile ripetere una Supercoppa: devono approfittarne e questo deve essere lo stimolo».

INTER – «Ho notato che davanti aveva una signora squadra con un grande allenatore e abbiamo visto un’Inter straripante da tutti i punti di vista. In un campionato così, anche le grandi squadre possono avere flessioni: affronteremo l’Inter nel momento migliore possibile per loro. Se dovessimo fare bene, come speriamo, ci darebbe ancora più fiducia per il prosieguo della stagione. Non firmo per il pari. Non ci scordiamo che sto allenando dei ragazzi che sono campioni d’Italia, finché qualcun altro non vincerà lo scudetto. Con l’Inter in campionato abbiamo avuto possesso palla superiore ma abbiamo perso 3-0 in contropiede: noi abbiamo fatto la partita con possesso palla e palle gol, loro hanno segnato tre volte. Il calcio è una materia particolare, che va interpretata in un certo modo. Domani ho ragazzi forti: siamo carenti a livello di organico perché abbiamo diverse defezioni, ma a livello di mentalità ce la giocheremo alla pari con l’Inter».

INFORTUNATI – «Lo sapete, ci sono pochi allenamenti tra una partita e l’altra: oggi faremo il penultimo. C’è Demme da capire se è recuperabile per capire se può andare in panchina, Olivera di sicuro no. Cajuste probabilmente lo recuperiamo, Zielinski sta bene a livello fisico: ha recuperato e ha giocato uno spezzone di partita, non so che minutaggio possa avere ma lo verificheremo oggi».

TRAORE’ E NGONGE – «Traoré è l’unico che mi dicono debba fare un po’ di preparazione. Lindstrom sta bene, ma si entra in un discorso particolare: quando uno arriva da un’altra realtà ha bisogno di tempo. Quando un allenatore arriva dà fiducia a chi ha trainato in precedenza. Mi sembra contento e motivato, è chiaro che si deve un pochino ambientare per dimostrare quello che gli osservatori hanno visto quando hanno indicato al presidente di prenderlo. Ngonge? Ci ho parlato, è disponibile e penso sia in un buon grado di preparazione. Potrebbe essere impiegato, sarò io a capire se è il caso, perché è arrivato in un gruppo. Vedrò: sarà più difficile vederlo che no».

Exit mobile version