Napoli, Mazzarri: "Con la Fiorentina sarà  una di 11 finali" - Calcio News 24
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2009

Napoli, Mazzarri: “Con la Fiorentina sarà  una di 11 finali”

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L’allenatore del Napoli, Walter Mazzarri, ha rilasciato una lunga conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Fiorentina in campionato, decisiva, ancora una volta, per la rincorsa all’Europa degli azzurri.

Ci sono alcuni dubbi di formazione per il tecnico degli azzurri: “Scelte obbligate per quanto riguarda la formazione? E’ vero che in difesa e sugli esterni siamo abbastanza in emergenza, si è fatto male Dossena e manca anche lui. Per quanto riguarda la formazione la deciderò all’ultimo. Le risposte da parte del gruppo? Quelle che mi aspettavo. Grande ritmo, impegno ed attenzione in allenamento. Un giocatore per allenarsi bene deve mangiare bene e tenere un buono stile di vita. Per quanto riguarda gli allenamenti, quando si va verso il caldo, è meglio farli più brevi e molto più intensi”.

Su quanto sarà  decisiva la partita con la Fiorentina: “E’ una delle undici finali che rimangono. Ci sono 33 punti a disposizione ed il risultato che maturerà  domani sarà  peggiorabile o migliorabile da qui a fine campionato. Ripeto, da quando sono arrivato, non è stato chiesto niente a me a livello di Europa o Champions League”.

Sugli investimenti fatti in estate ed il rendimento dei calciatori in questo campionato: “Gli investimenti importanti si possono fare, ma bisogna capire che non c’è impellenza per ottenere un risultato immediato. I giocatori che sono stati presi, non sono stati presi da club come può essere Milito dall’Inter, di cui conosci già  il rendimento. Sono stati investimenti di cui devi vedere i progressi e sfruttare le potenzialità  e questo si vede con un allenatore che riesce a tirare fuori le qualità  durante un certo ciclo”.

Mancherà  Cannavaro e si chiede chi sarà  il capitano: “Il capitano sono io, l’importante è che i giocatori quando scendono in campo lottino assieme in comune per la maglia. Non riesco a dare tanta importanza alla figura del capitano, io la assegno ai giocatori che in allenamento considero esempi. I leader, anche nelle mie altre squadre, erano quelli che quando avevano la palla tra i piedi sapevano sempre cosa fare”.

Su come dovrà  comportarsi domani il suo Napoli: “Vorrei vedere i ragazzi con più carica sportiva. Nelle partite passate, abbiamo costruito occasioni, ma ci siamo sempre scusati dicendo che è un momento sfortunato e le cose non arrivano. Sottovalutiamo a volte le insidie che possono arrivare e poi succede come a Bologna. Non scordiamoci però che una squadra, nonostante i troppi pareggi, riesce a fare 18 risultati in 20 partite, vuol dire che fa grandi risultati con grande continuità . Noi dobbiamo essere concentrati, anche perchè la Fiorentina è un fortissimo avversario”.

Un commento sulla cessione di Jesus Dà tolo, calciatore arrivato quando Mazzarri non era a Napoli: “La cessione di Dà tolo? Siccome chiedeva più spazio, e poichè avevo già  Bogliacino, ritenevo che non avrebbe fatto rimpiangere nel ruolo. Se il direttore fosse venuto da me e mi avesse detto: ‘abbiamo Bogliacino, ma possiamo prendere Dà tolo’, io avrei risposto che per me Bogliacino è importante, anche a livello di gruppo. Jesus aveva altre ambizioni e non era felice della sua posizione, quindi è giusto che vada a giocare in un club importante e, se fa bene, visto che è un capitale nostro, si potrà  riprendere quanto investito dalla società . Le sfide con Fiorentina, Juventus e Milan nel girone di ritorno avranno sicuramente un altro valore rispetto all’andata. Sulle due vittorie in trasferta nessuno ci avrebbe scommesso ed invece abbiamo fatto delle prestazioni al di sopra delle aspettative. Magari sulla carta adesso potremmo essere più agevolati visto che due gare le giochiamo in casa ma non possiamo fare previsioni. Non bisogna pensare al passato, ne fare calcoli. Ogni partita ha una storia a sè e bisogna giocarsela. Gilardino e Jovetic vanno arginati ma attenzione anche a Montolivo, in pratica bisogna valutare tutto l’organico”. Sempre sulla linea delle scelte nel periodo precedente all’arrivo di Mazzarri, il tecnico spiega: “Io ho lavorato con quello che mi è stato dato in mano, non ho certo acquistato io i giocatori. Devo fare delle valutazioni, ed è chiaro che queste si possono fare in maniera più indicativa dopo qualche mese. Una volta fatte le dovute valutazioni, ci si può sedere ad un tavolino e prendere delle decisioni per il futuro. E’ per questo che abbiamo detto di dover creare una serie di cose, una mentalità , su cui lavorare anche il prossimo anno per arrivare il più in alto possibile”.