Napoli News
Napoli, Marino: «Lukaku sarà decisivo anche contro le big, Neres può rubare il posto a Kvaratskhelia»
Le parole di Pierpaolo Marino, ex direttore dell’area tecnica del Napoli, sulla nuova stagione degli azzurri con Conte. I dettagli
Pierpaolo Marino ha parlato a Televomero dell’inizio di stagione del Napoli.
CONTE – «Ha influito un po’ in tutto, a cominciare dal mercato in cui si è sbagliato poco o nulla. Poi c’è stato il lavoro sul campo e quello psicologico, in quest’ultimo aspetto l’allenatore è stato un fenomeno. Da un punto di vista tattico fino a questo momento ho sentito tante chiacchiere, ma un parametro molto elementare per giudicare l’equilibrio di una squadra è la differenza reti: sono state giocate finora 7 partite, non tantissime ma nemmeno 2/3 e la differenza reti è il segnale inequivocabile del giusto equilibrio tra fase offensiva e difensiva. Il Napoli, con un +9 come la Juventus, ha la migliore differenza reti della Serie A. Questo parametro mi ha sempre aiutato a giudicare il lavoro dei miei allenatori e a capire se la strada presa fosse quella giusta».
LUKAKU – «Stiamo parlando di un fuoriclasse, 31 anni oggi non sono niente per un calciatore. Sono sicuro che inciderà molto anche negli scontri diretti».
NERES – «Ha grande capacità di fare assist e segna anche, come abbiamo visto con il Como. Qualora Conte decidesse di schierarlo dall’inizio, secondo me potrebbe essere un ottimo partner di Lukaku».
KVARA FUORI – «In una squadra che deve vincere lo Scudetto, come io mi auguro, devono essere tutti in discussione. Se il brasiliano starà meglio giocherà lui, il georgiano invece dovrà essere pronto a reagire».
ARBITRI – «Finora un disastro, il fatto è che ricevono protocolli continui. Il tocco sul piede è una questione che viene interpretata in modo diverso da ogni direttore di gara. Rigore su Kvara? Non mi sembra che si possa spingere con entrambe le braccia. Lì il problema è la qualità dell’arbitro, senza considerare il VAR che non interviene. Il VAR nel complesso ha migliorato il calcio, diminuendo il numero di errori. Non è giusto però che questo strumento vada messo in meno ad altri arbitri, che quindi diventano a loro volta direttori di gara della partita. Vanno formati degli ex calciatori, che conoscono tutti i trucchi del mestiere, e vanno messi al VAR».