2015
Paura a Napoli: 16 arresti, 14 feriti | GdS
Scontri tra i tifosi del Legia Varsavia e quelli del Napoli per l’intera giornata
Alcuni tifosi del Napoli e del Legia Varsavia hanno scritto una brutta pagina ieri: per l’intera giornata hanno scatenato una guerriglia urbana che si è conclusa solo in serata allo stadio San Paolo. Il bilancio parla chiaro: 16 arresti (7 napoletani, altrettanti polacchi e 2 ultrà bulgari del Lokomotiv Plovdiv che avrebbero dato manforte ai napoletani); inoltre, sono stati fermati 9 tifosi napoletani ed uno bulgaro, che potrebbero essere arrestati, mentre 3 polacchi sono stati processati e condannati a 3 anni ed un mese di reclusione. Altri 65 sono stati identificati. Sono 14, invece, i feriti, di cui 11 uomini delle forze dell’ordine.
LA RICOSTRUZIONE – Gli scontri sono cominciati a Capodichino e alla stazione Garibaldi, poi sono proseguiti in centro tra le luminarie del natale. Le fazioni si sono scontrate con mazze di ferro, bastoni, fumogeni e bombe carta. Momenti di tensione anche prima della partita: gli ultrà polacchi, armati di manganelli, tirapugni e guantoni da box, hanno ostacolato il passaggio delle camionette della polizia ribaltando alcuni bidoni dell’immondizia. I poliziotti, in assetto anti sommossa, hanno respinto poi una cinquantina di ultrà del Napoli che volevano arrivare allo scontro con i rivali. E’ evidente che non siano state prese le adeguate contromisure in vista dell’arrivo di una delle tifoserie più pericolose d’Europa. Il Napoli, secondo La Gazzetta dello Sport, è comunque al riparo da eventuali sanzioni, visto che gli incidenti sono avvenuti lontano dallo stadio e comunque non all’interno dell’impianto.