2015

Napoli-Lech-Roma: una Fiorentina da sballo ha spazzato via la settimana nera

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La reazione che ha cancellato i dubbi: Fiorentina nuovamente al comando della classifica e padrona del suo destino in Europa League

La partenza razzo della nuova Fiorentina di Paulo Sousa – sei vittorie nelle prime sette gare di campionato – sembrava aver perso colpi nella terribile settimana che va dallo scorso 18 al 25 ottobre: due scontri diretti, la sconfitta del San Paolo con il Napoli e poi quella casalinga con la Roma, il tutto intervallato dal pesante tonfo interno (22 ottobre) subito in Europa League dal modesto Lech Poznan.

LA SETTIMANA NERA – Penultima forza del campionato polacco: la via europea sembrava compromessa o quasi, lo scontro ravvicinato con le dirette concorrenti interne aveva ridimensionato le ambizioni viola. Certamente una realtà interessante, come dimenticare del resto l’eccellente avvio di stagione condito dal grande colpo centrato nello scenario di San Siro contro un’Inter di fatto umiliata, ma probabilmente sovrastimata. Discrete prestazioni contro Napoli e Roma – in termini di approccio al San Paolo e di reazione nella ripresa con la Roma – ma nulla in termini di raccolto: alle porte un crollo? O quantomeno un andamento non all’altezza delle voci da primato che puntualmente hanno iniziato a rincorrersi nell’opinione pubblica?

LA REAZIONE – Fatto sta che la Fiorentina da allora non ha più fallito un colpo: tre vittorie in campionato che l’hanno rispedita dritta al comando della classifica, peraltro due esterne sui campi di Verona e Sampdoria senza incassare reti oltre a quella casalinga sul Frosinone. Nove punti, ventisette totali in campionato – gli uomini di Sousa viaggiano attualmente alla media di 2.25 punti a gara, proiezione che se confermata renderebbe un campionato da 86 punti – dal post Roma la Fiorentina ha segnato dieci gol subendone appena uno sul risultato di 4-0. Una sorta di macchina perfetta che ha trovato conferme anche su quel terreno europeo che si era terribilmente complicato: la vittoria di Poznan – ancora senza subire reti – ha sistemato la situazione rimettendo nelle mani dei toscani le sorti del raggruppamento.

POCA DIPLOMAZIA – La Fiorentina è una delle tre squadre della massima serie (con Lazio e Bologna) a non aver ancora pareggiato: nove vittorie e tre sconfitte, andamento che la dice lunga sulla mentalità impressa alla squadra dal sottile lavoro di Paulo Sousa. Una reazione di tale calibro è risultata attuabile grazie ad una precisa identità: cercare sempre la vittoria e farlo attraverso il gioco. Passare dalla qualità, dall’espressione collettiva e non individuale per avere la meglio sull’avversario: non è un segreto che questa Fiorentina non possa vantare i singoli ascrivibili a Roma, Inter e Napoli così come non può essere celato che la proposta complessiva abbia un livello pareggiabile solo da quanto espresso dai partenopei. Per queste ragioni gli applausi alla gestione tecnica portoghese vanno moltiplicati. Altri dati confermano il fenomeno in atto: più della Fiorentina in Italia segna soltanto la Roma, la banda Sousa vanta inoltre la terza miglior difesa del campionato alle spalle di Inter e Napoli e nel complesso la miglior differenza reti. Questi portoghesi, evidentemente, di tattica ci capiscono. Non citiamo singoli: non perché non lo meritino, tutt’altro, ma al solo scopo di esaltare il coro di questa bellissima Fiorentina.

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