2016

Mancini, spunta precedente omofobo a Firenze

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Il padre, intanto, attacca Sarri: «Se è str*** non è colpa di Roberto»

In attesa della decisione ufficiale del Giudice Sportivo sulla squalifica di Maurizio Sarri, tecnico del Napoli, dopo gli epiteti omofobi proferiti al tecnico dell’Inter, Roberto Mancini, che non arriverà prima delle ore 14, proseguono a mezzo stampa le ripercussioni di quanto accaduto al San Paolo. Innanzitutto, i tifosi del Napoli, con uno striscione esposto al di fuori del centro sportivo di CastelVolturno, hanno manifestato vicinanza al tecnico Sarri con questo messaggio: «Si grida allo scandalo per chi dice finocchio, ma per Vesuvio e terrone chiudiamo un occhio!» con riferimento alla discriminazione territoriale, tema caldissimo delle passate stagioni.

LA DIFESA DEL PADRE – Intanto, ai microfoni del Resto del Carlino, Aldo Mancini, padre di Roberto, ha attaccato Sarri: «Inutile ormai continuare a parlarne. Ma se quello è uno stronzo la colpa non è certo di Roberto. Ognuno è libero di dire quello che gli pare ma poi deve essere pronto a pagarne le conseguenze. Roberto è nel calcio da 50 anni, dovunque è andato è sempre stato tenuto su un palmo di mano, sia a Manchester che in Turchia: una cosa è certa, in Inghilterra a Sarri darebbero due anni di squalifica».

IL PRECEDENTE – E, infine, la redazione del sito web “FirenzeViola”, ha riesumato un avvenimento inerente alla stagione 2001/2002, quando Roberto Mancini era allenatore della Fiorentina. In conferenza stampa, infatti, Mancini ebbe un faccia a faccia abbastanza acceso con un giornalista presente in sala stampa e lo offese dandogli del “frocio”: la situazione degenerò e non si arrivò alle mani solo per l’intervento dei colleghi presenti. 

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