2012
Napoli, Insigne: ?Pescara indimenticabile, Mazzarri..?
NAPOLI INSIGNE – In pochi mesi le cose possono cambiare sensibilmente: prima ti ritrovi a festeggiare una promozione in Serie A vissuta da protagonista, poi giochi con la squadra che hai sempre sognato. E’ il caso di Lorenzo Insigne, che domenica affronterà con il Napoli il suo ex Pescara. Intervistato dal Corriere dello Sport, l’attaccante partenopeo ha presentato la sfida: “Per me sarà una partita speciale. Difficile dimenticare le emozioni che ho vissuto con quella maglia e l’affetto ricevuto da quella gente, che ricorderò per sempre. Se dovessi far gol, sicuro non esulterò. Se fossi arrivato a 20 gol Gianni Paglione, un socio del presidente, mi avrebbe regalato una Porsche, ma per due gol non l’ho presa. Sono soddisfatto dell’inserimento, ma posso fare tanto di più. L’allenatore mi sta dando fiducia ed io cerco di ricambiare. Mi sta insegnando ad interpretare anche la fase passiva, mi dà tanti consigli, mi sta completando come calciatore”.
Insigne ha poi parlato di alcuni suoi compagni di squadra: “Cavani? E’ straordinario per quanto corre durante una partita. Sta in attacco, in difesa, dappertutto. Da lui vorrei prendere la stessa foga agonistica. E’ un vero leader, un grande. Hamsik? Vorrei capire il segreto dei suoi inserimenti, da Pandev vorrei prendere il suo sinistro, io uso prevalentemente il destro”.
“Ogni tanto sento Zeman, il rapporto con il mister è rimasto ottimo, a lui devo tanto. Degli ex compagni del Pescara sento Immobile, con Ciro parlo spesso al telefono”, ha aggiunto lo “scugnizzo”, che poi ha proseguito parlando di Nazionale e di lotta scudetto: “Mi piacerebbe giocare con Balotelli ed El Shaarawy, sarebbe un bel tridente, ma sarà mister Prandelli a scegliere. Sono tornato nell’Under21 con lo stesso entusiasmo. Scudetto? Da napoletano sarebbe bellissimo, un grande sogno poter arrivare ad un traguardo così importante. Se restiamo uniti, potremo fare grandi cose. Per ora pensiamo a noi stessi, non alla classifica, il cammino è ancora lungo. Mi piace la Fiorentina, ma noi siamo più forti”.
Infine, una battuta sull’esultanza alla Del Piero e i ringraziamenti a chi lo ha fatto maturare: “E’ il mio idolo, ho visto tante videocassette e quelle parabole a girare do Ale mi hanno sempre affascinato, per quello le provo spesso anche io. Grazie al dirigente Giuseppe Santoro, che mi è sempre stato vicino, fin da quando sono andato a Cava dei Tirreni, poi a Foggia, quindi a Pescara. Ancora oggi Santoro mi aiuta, proprio come fa Mazzarri che mi fece esordire in A a Livorno seppure per un minuto”.