2020

Napoli, Insigne: «Sarà l’anno buono per noi. Dopo l’Inter sono stato male»

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Lorenzo Insigne fissa gli obiettivi per questa stagione del Napoli. Ecco le parole del capitano azzurro che torna sull’espulsione contro l’Inter

Lorenzo Insigne è intervenuto in conferenza stampa alla presentazione del calendario del Napoli.

ANNO GIUSTO PER NAPOLI E NAZIONALE – «Lo spero, ora per la Nazionale c’è tempo, bisogna pensare al Napoli ed alla prossima partita. Io spero, non solo per me ma per tutti, che sia l’anno giusto per dare soddisfazione ai tifosi».

PENTITO DOPO L’ESPULSIONE CONTRO L’INTER«Ci sono rimasto malissimo a Milano, ma soprattutto per aver lasciato la squadra in 10 ed un capitano non deve farlo. Dispiace, anche ieri il mister aveva gli uomini contati davanti e c’erano già infortunati, ma ora guardiamo avanti e pensiamo a mercoledì che è importante, dobbiamo fare i 3 punti dopo queste sconfitte anche se con l’Inter non ci stava il ko».

ASSENZE E RUOLO DA CAPITANO – «Le assenze si fanno sentire, ma non devono essere un alibi, come ha sempre detto il mister e penso anche io abbiamo una rosa competitiva. Il risultato di ieri non è perché mancavo io o un altro, se la squadra fosse stata bene fisicamente o mentalmente si poteva vincere anche con le assenze. Ora abbiamo una gara importante, il Torino è in difficoltà e verrà qui agguerrito ma ci dovremo far trovare pronti, siamo il Napoli».

LE ULTIME SCONFITTE – «C’era sicuramente un po’ di stanchezza, con l’Inter si è speso tanto, quando affronti queste squadre forti ogni 3 giorni le energie fisiche e mentali mancano. Credo sia stato più quello che l’aspetto tecnico e tattico, io ero qui e l’abbiamo preparata come le altre con attenzione, è stato un calo fisico mentale, non è facile fare 2 trasferte così con due squadre forti. Dispiace, da casa non credo che la Lazio abbiamo fatto molto di più, loro hanno concretizzato 2 occasioni».

RITIRO «Questo non è un ritiro punitivo, è un ritiro per stare concentrati, affrontare la partita di mercoledì al meglio. Io ero a casa per la squalifica, sono stato più male di loro, ho sofferto di più, parlando con i compagni è stata una cosa decisa da tutti insieme, poi ci sarà tempo per stare con la famiglia. Un giorno in più di ritiro, avremmo dovuto andarci domani, ci aiuterà».

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