2014
Napoli favorito ma è la grande chance della Roma
Napoli-Roma, è il calcio il miglior mezzo per ricordare
SERIE A NAPOLI ROMA – Se ne è parlato tanto. Una partita in risalto più per vicende extracalcistiche che per il suo (altissimo) livello tecnico: dal lontano ma vicino 3 maggio ad oggi, un lastricato percorso di parole – tante fuori luogo – ed azioni mancate. E’ stato fatto poco e la conseguenza di un certo immobilismo è quella scontata: al San Paolo il match clou Napoli-Roma andrà in scena privo dei tifosi giallorossi.
UNA SCONFITTA – Per chi vi scrive sì, ma è giusto lasciare la risposta alle convinzioni personali ed alla coscienza di ognuno di voi. Fatto sta che se l’unica soluzione portata sul tavolo è quella di vietare la trasferta ai residenti nel Lazio perché partita considerata (giustamente) ad altissimo rischio, qualcosa è andato storto. Lo ha ricordato la mamma di chi in tutta questa storia ci ha rimesso la vita – Antonella Leardi madre di Ciro Esposito – dimostrando peraltro una certa visione del fenomeno e non soffermandosi alla tragicità dell’evento. Dispiace che a pagare sia la maggioranza: quella stragrande maggioranza di tifosi ed amanti del calcio che non solo dei presunti veleni tra le piazze di Napoli e Roma non ne sanno nulla, ma non ne vogliono sapere nulla. Tra tutti i proclami volti alla distensione di toni ed animi la scelta ricade sulle parole di Daniele De Rossi: “Tutto quest’odio è immotivato”. E come dargli torto? Due piazze simili in tutto, felicemente gemellate in passato. Peccato passi la voce dei pochi in confronto a quella dei tanti che invece sentono un percorso comune.
NAPOLI FAVORITO: ECCO PERCHE’ – Innanzitutto perche lo raccontano con forza i due ultimi precedenti al San Paolo: 1-0 in campionato firmato Callejon e soprattutto l’inesorabile 3-0 in semifinale di Coppa Italia con la Roma inerme di fronte al peso offensivo degli uomini di Benitez. Dunque tra queste due squadre – considerando peraltro le rispettive vittorie della Roma nelle sfide disputate all’Olimpico – il fattore campo conta, a maggior ragione tenuto conto dell’assenza dei tifosi giallorossi nello scenario del San Paolo. Il resto lo fanno le pesanti assenze nel pacchetto arretrato giallorosso: Maicon avrebbe potuto arginare chi tra Insigne e Mertens agirà dalle sue parti costringendolo ad occuparsi anche della fase difensiva, Castan ed Astori avrebbero garantito maggiore solidità considerando le non perfette condizioni fisiche di Manolas – miglior centrale a disposizione di Garcia – e Cole ad oggi non sembra in grado di opporre resistenza ad uno straripante Callejon. Insomma troppo Napoli per una Roma rattoppata.
MA LA ROMA HA UN’OPPORTUNITA’ IRRIPETIBILE – Detto questo però c’è da considerare tutto un altro aspetto: quello psicologico. E qui la Roma è nettamente avanti. Il Napoli, oltre agli evidenti limiti strutturali di cui abbiamo più volte discusso, inizia a sentirsi alle prese con una vera e propria maledizione: le due vittorie incredibilmente sfumate a Milano contro l’Inter ed a Bergamo contro l’Atalanta potrebbero aver lasciato il segno. E fatto subentrare quella tipica sensazione che fa rima con il proverbio calcistico “Non è il nostro anno”. Mentre gli uomini di Garcia, almeno sul fronte interno, sono carichi a pallettoni: Juventus raggiunta in vetta alla classifica e quella percezione opposta che sia invece l’anno giusto. Quello per insidiare davvero chi ha dettato legge nell’ultimo triennio e sovvertire gerarchie ancora consolidate. La rilevanza del segnale è di inestimabile peso: una vittoria al San Paolo è – o meglio sarebbe – un manifesto di intenti. Di rumore assordante e chiarezza esemplare. Il Napoli dal canto suo vorrà ridurre il divario in classifica, invertire la rotta della cabala e continuare a sperare: comun denominatore il calcio, come ricordato da Benitez il miglior mezzo possibile per ricordare ed onorare la memoria di Ciro.