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Napoli, De Laurentiis presenta il ritiro estivo: «Ci aspettiamo molte persone»
Le parole di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, che ha presentato il ritiro estivo dei partenopei a Dimaro Folgarida, in Trentino
Aurelio De Laurentiis ha presentato oggi a Castel Volturno il ritiro del Napoli, che anche quest’estate si terrà a Dimaro, ai piedi delle Dolomiti in Trentino Alto Adige. Di seguito le sue parole.
AFFLUSSO DI TIFOSI – «Ci aspettiamo un enorme flusso di persone, abbiamo fatto un sopralluogo e abbiamo valutato degli spazi un po’ più ampi per l’accoglienza per dei servizi migliori ed un intrattenimento oltre ad un secondo store sul posto, più grandi rispetto al solito. Vorremmo fare un percorso per le foto dei tifosi con la coppa, diverse cose molto interessanti per migliorare e far partire una nuova era perché Napoli vuole splendere in tutti i sensi».
SITUAZIONE CONTRATTUALE CON IL TRENTINO – «Ve lo dico in maniera chiara perché a volte leggo cose non esatte: noi avevamo terminato il nostro contratto e abbiamo raggiunto un accordo che lega la nostra amicizia, che va avanti da 13 anni, oltre a questo ritiro che sta per iniziare poi per i successivi 3 anni».
CENA CON SPALLETTI – «La cena di venerdì era dovuta, una cena dell’amicizia, del ringraziamento, ad un certo punto era quasi un giallo perché sapevamo di aver vinto lo Scudetto, ma quando? Dipendeva anche da altre partite, poi per l’Udinese mi è venuta l’idea di festeggiare e 54mila c’erano ed è stato meraviglioso.
Uno non vuole stare per forza al centro dell’attenzione a tutti i costi, avrei potuto collegarmi dallo spogliatoio e fargli i complimenti in diretta, ma è un momento loro ed era giusto farlo godere a loro e l’allenatore. C’è stata la celebrazione con la Fiorentina, vincendo anche senza averne bisogno, ed abbiamo fatto una manifestazione che mi ha portato i complimenti persino dall’estero e mi sto spaccando per fare la cerimonia della consegna del trofeo il 4.
Leggo tante cose, è sempre stato il 4, alle ore 19, finita la partita poi verranno montati i palchi e credo, credo, uno da 520 metri e metterò comunque una decina di schermi più grandi di quelli dell’altra volta. Poi ho chiamato Fiorello, che mi chiede sempre di andare da lui, e gli ho chiesto di montare la sua struttura al Maradona per andare in diretta dalla centralità del mondo che è Napoli. Magari si va avanti anche dopo mezzanotte… probabilmente mi dirà di no»