2015

Napoli, De Laurentiis: «In due anni avremo un nuovo San Paolo»

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Il presidente: «C’è l’accordo con il Comune per la ristrutturazione»

«In 24 mesi sarà rinnovato, diventerà uno stadio funzionale e sicuro, il Napoli non correrà più il rischio di dover giocare in un’altra città». Aurelio De Laurentiis, intervistato dai microfoni de ‘Il Mattino’, spegne definitivamente le polemiche legate alla ristrutturazione dello stadio San Paolo: «Una scelta necessaria, perché è l’unica possibile per evitare che il Napoli emigri a Palermo o altrove. La situazione del San Paolo è grave, di assoluta fatiscenza, e ilNapoli è stato obbligato ad intervenire direttamente in questi anni, dopo le prescrizioni degli enti locali o dell’Uefa, perché – è bene ricordarlo – la nostra è l’unica società italiana che partecipa per il quinto anno consecutivo a competizioni internazionali».

NIENTE STADIO – Ristrutturazione del San Paolo, dunque, e niente stadio nuovo. De Laurentiis spiega il motivo della scelta: «Innanzitutto perché, tra una cosa aleatoria, lunga e incerta e una cosa realistica, fattibile e più veloce, abbiamo il dovere di tentare la seconda strada e di provare a essere estremamente concreti, naturalmente se l’amministrazione lo permette. Noi abbiamo un’urgenza e la strada della ristrutturazione ci consentirebbe di continuare a giocare e di effettuare lavori non più rinviabili perché altrimenti non ci verrebbero più concesse le autorizzazioni per giocare. Poi c’è una ragione che è legata al cuore dei tifosi: il San Paolo è la casa del Napoli. Abbiamo fatto uno studio sul gradimento e i tifosi vogliono che la squadra continui a giocare qui ed è quello che vorrei anche io. La delocalizzazione dello stadio è sempre stata, ed è tuttora per me, la ”extrema ratio”».

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