2013
Napoli, dal Gremio: «Vargas ha rischiato di morire nellincidente, perché…»
Il direttore esecutivo del club brasiliano ha parlato dellincidente automobilistico subito dallattaccante.
GREMIO NAPOLI VARGAS – E’ di ieri la notizia riguardante il sollecito di pagamento di circa 150 mila euro ricevuto da Eduardo Vargas dalla compagnia di autonoleggio Hummer Motors dopo l’incidente avuto il 16 giugno dall’attaccante con l’Infiniti FX50 (clicca qui). La vicenda, che rischia di coinvolgere il calciatore cileno, di proprietà del Napoli, in tribunale, è stata trattata anche dal direttore esecutivo del Gremio (dove sta giocando in prestito), che ha espresso la sua versione:
«Vargas ha subito un incidente, che poteva rivelarsi molto serio. Quando il Gremio ha saputo dell’incidente, abbiamo fornito il massimo supporto. Abbiamo scoperto che l’auto non era assicurata e che i pneumatici erano completamente lisci e questo è molto grave, perché Vargas ha firmato un contratto nel quale era specificato che l’auto era in perfette condizioni. Quando il calciatore ha ricevuto il sollecito di pagamento, abbiamo cercato un accordo e offerto 25 mila euro, perché è nostra convinzione che si tratti di un episodio molto grave, e che è da irresponsabili noleggiare un veicolo in quelle condizioni. Vargas ha cominciato ad essere perseguitato, anche con messaggi, ho provato a parlare con il proprietario della società per discuterne pubblicamente, ma lo sto facendo oggi. E’ importante che si sappia che non c’è alcuna causa contro il Gremio o Vargas. C’è una notifica di pagamento che scade entro 48 ore, se non verrà pagata il giocatore si difenderà. La situazione è abbastanza complessa e delicata. Mi dispiace che la vicenda sia uscita ora, rispetto la libertà di stampa, ma ho trovato molto strano che nessuno di noi fosse contattato. Abbiamo fornito tutta l’assistenza legale a Vargas e insisto: la macchina aveva le gomme completamente lisce, un problema all’airbag, che poteva provocare la morte del giocatore», ha dichiarato Rui Costa ai microfoni di “Zero Hora”.
