Napoli, Conte: «Troppa esaltazione, è solo l'inizio...»
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Napoli, Conte: «Troppa esaltazione, è solo l’inizio. Vedo tanta superficialità…»

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Antonio Conte

Le parole di Antonio Conte, allenatore del Napoli, in conferenza stampa in vista della sfida contro l’Empoli. Tutti i dettagli

Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida all’Empoli.

MOMENTO«Siamo con il cartello lavori in corso, non può essere altrimenti dopo soli tre mesi altrimenti si andrebbe a sottovalutare un po’ tutti il percorso che c’è da fare in una fase di ricostruzione come la nostra. Però c’è sicuramente la soddisfazione del lavoro, stiamo lavorando tanto e bene, con un gruppo di ragazzi che ha voglia di lavorare e questo è ciò che conta di più. Ho un gruppo disponibile, c’è voglia di fare questo percorso e nei momenti di difficoltà dovremo essere forti tutti, quando le cose vanno bene è molto più semplice per tutti, ma so bene che durante questo percorso ci saranno momenti in cui conterà essere forti di testa, di cuore, di persona».

LOTTA SCUDETTO«Chi mi conosce sa benissimo che non guardo oltre la prima partita, cerco di trasferire questo a tutti quelli che lavorano con me. Abbiamo l’Empoli che sta mettendo in difficoltà tutte le squadre, dovremo fare grande attenzione. Chi guarda dall’esterno è molto più superficiale, leggero nel dire che le prossime due sono alla portata e poi ci saranno tre più impegnative. Ogni gara va giocata, la prossima è quella della vita, ragioniamo di gara in gara, non si vince sulla carta, ma c’è il campo verde, l’arbitro, i tifosi, e dobbiamo dimostrare quel giorno lì di meritare i 3 punti. Poi arriverà quella dopo. Sarebbe sciocco pensare a lungo termine, ogni gara è difficile! Tutte quelle che abbiamo giocato e con l’Empoli sarà difficile. Alla sosta tireremo le somme, ma quando arriverà la sosta, quando arriverà! Oggi indirizziamo il nostro destino».

PRESSIONE«La vivo come una responsabilità, la mia precisa responsabilità è riportare il Napoli a costruire una squadra solida che possa avere ogni anno l’ambizione di poter lottare per qualcosa di importante. Sento questa pressione, ma poi capisco… a me piace vivere la città e quando ti scoprono sotto il cappello e gli occhiali ti dicono ‘mister, lo Scudetto’ ed io rispondo ‘pazienza’, le vittorie si costruiscono, non si inventano, può capitare di inventarle improvvisamente, ma ciò che mi sento di garantire è di ricostruire fondamenta solide che possano durare nel tempo. Per il resto dico pazienza, sapendo che l’obiettivo è rendere orgoglioso il popolo napoletano».

E’ GIA’ IL SUO NAPOLI?«Le squadre vincenti riescono ad essere belle ed a sporcarsi il vestito, ad essere camaleontiche, a capire la partita, la giornata, ci sono a volte giornate in cui per tanti motivi… io ho fatto il calciatore, e può starci una giornata no. Anche lì devi gestire le cose. Perciò dico di costruire basi solide e quando è in discesa siamo tutti contenti, ma bisogna essere ancora più bravi quando le gare sono in salite e riconoscere le gare come Empoli dove ci sarà da soffrire. Chi non è abituato e pronto a soffrire non può pensare di essere un vincente, la sofferenza fa parte della vittoria, ti rende più forte, la resilienza ti rende più in discesa il cammino. Proprio in queste partite lo spirito di sacrificio, a detta dei giocatori dell’Empoli, diventa per loro un’arma importante. Non tollererò uno spirito di sacrificio inferiore a quello dell’Empoli».

LOBOTKA ASSENTE«Io alleno tutti i ragazzi nelle due fasi, nella costruzione, non siamo impreparati. Billy sa cosa deve fare, non si allena solo in questi due giorni, ma dall’inizio, come organizzazione cambia poco, le caratteristiche sono molto simili. Se non ci fosse stato Gilmour sarebbe stato diverso, avremmo avuto uno più forte fisicamente ma meno qualitativo o con meno personalità nel giocarla, ma una squadra forte e ambiziosa deve nel tempo, non lo puoi fare subito, trovare sostituti. Nel caso di Lobo di un giocatore particolare, unico, perciò la scelta di Billy è stata ponderata, siamo stati bravi e soprattutto lui è voluto venire. Ma non cambierà niente come organizzazione».

PAUSA NAZIONALI E INFORTUNATI«Ho percepito troppa esaltazione, per fortuna torniamo a giocare. Sono stati 15 giorni in cui c’è stata un’esaltazione esagerata, sono passate solo 7 giornate. Ci fa piacere ricominciare da quella posizione, ma sappiamo benissimo che la classifica è corta, in 4 punti sono racchiuse tante zone e dovremo essere bravi a ripartire nella giusta maniera. La sosta ci ha portato dei problemi, Lobotka è tornato con un problema al flessore, non è un problema gravissimo però bisogna affrontarlo e recuperare, inevitabilmente dispiace perché si stava esprimendo a livelli molto alti, al tempo stesso sarà l’occasione per vedere Gilmour, l’ho detto più volte che era uno di quelli che stavo penalizzando di più vedendo gli allenamenti, siamo sereni ed ho sempre detto che per costruire squadre forti e durature per competere in questi 3 anni bisogna essere bravi a riempire le caselle con doppi titolari. Abbiamo appena iniziato. Dietro a Lobo c’è sicuramente uno forte, dispiace, speriamo recuperi quanto prima, ma grande fiducia in Billy che dà garanzie».

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