2013

Napoli, Cavani: ?Voglio entrare nella storia?

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NAPOLI CAVANI – Arrivato al Napoli ha preso il vizio di infrangere record e fissare sempre nuovi traguardi Edinson Cavani, che ha già segnato 100 gol in Serie A: «Sono soddisfatto di ciò che ho fatto, ma resto ambizioso e continuo a sperare di poter lasciare un segno nel Napoli e nella mia Nazionale e, se permettete, anche nella storia del calcio. I gol mi caricano, mi entusiasmano. Vorrei cominciare con una premessa: io devo tanto, tantissimo, alla società e ai miei compagni. Senza il loro sostegno e la loro fiducia, non saremmo a tanto. Di mio c’è l’impegno costante, la volontà di dare sempre il massimo, di non arrendermi mai. E in questo non sono mai solo», ha dichiarato l’attaccante azzurro al Corriere dello Sport, dove ha confermato i suoi propositi: «Lottare fino in fondo per qualcosa di importante. L’unione ci ha reso forti all’inizio del mese di dicembre, quando c’è capitato qualche incidente di percorso. E la dimostrazione si è avuta tra il Siena, la Roma, il Palermo e la Fiorentina».

Il “Matador” è poi tornato sul pareggio con la Fiorentina: «Era una partita difficile già prima, che poi si è complicata perché ci siamo trovati in svantaggio. Ma noi siamo stati bravi a riprenderla in fretta. Giocavamo contro una grande squadra. Dunque… Siamo appena usciti da un momento difficile, reagendo e vincendo tre delle ultime quattro partite, abbiamo dato un segnale».

Sulla corsa scudetto, la sfida con la Juventus ed i suoi sogni, il bomber uruguaiano ha spiegato: «Noi possiamo vincere con chiunque… E possiamo anche perdere contro qualsiasi avversaria, perché il livello della serie A è alto e l’equilibrio è riconosciuto. Ci vuole sempre la giusta intensità. Credo che nella vita si possa e si debba sognare. Però sono molto realista, vivo il presente: stiamo facendo passi in avanti assai importanti, però, è anche vero che possono succedere tante cose da qui alla fine. Record Maradona? Io non penso ai numeri, a quello che potrei fare nel tempo: io voglio regalare gioia con il Napoli, in questo momento penso solo a questo e non ad altro. Questa città non finisce mai di stupirmi, mi dà grande forza, mi trasmette energia, mi rende felice. Credo si veda, io sto bene. Posso solo ripagare a modo mio».

Sulla possibilità di indossare un giorno la fascia di capitano ed il tormentone riguardante il suo futuro e la famosa clausola di rescissione, Cavani ha spiegato: «Il capitano del Napoli è Cannavaro, che per noi ha un’importanza fondamentale: continuerà a esserlo lui ancora a lungo perché ha un ruolo importante in campo, all’interno dello spogliatoio e nell’ambiente. E poi l’uomo simbolo, soprattutto adesso ch’è passato il mese terribile della sua vita, non può che restare Paolo. Poi, un giorno, chissà. Il mondo del calcio è fatto così e io lo conosco: c’è sempre qualcuno che vuol lasciarsi andare con i pensieri. Ma io non dimentico ciò che ho fatto nella mia vita, come e grazie a chi l’ho fatto, né ciò che voglio. Non avverto le pressioni, riesco a essere me stesso, sono contento di aver realizzato l’aspirazione che avevo da bambino. E soprattutto so cosa chiedere al futuro. Conosciamo la nostra forza e le potenzialità. C’è un progetto in corso che sta dando risultati. Nessuno ci ha mai regalato nulla, ma i nostri sostenitori sì, sempre: e intendiamo ricompensarli».

Sulle possibile ritorno in Italia di Balotelli e Kakà, Cavani ha concluso: «Sarebbe divertente poter giocare contro di loro, personaggi di spessore, che darebbero ulteriore importanza al nostro campionato e rappresenterebbero uno stimolo. Stiamo parlando di calciatori di un valore rilevante».

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