2009

Napoli, Cavani: “Questo è un gruppo spettacolare”

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“Amo questa città , sto vivendo un’emozione unica”. Edinson Cavani e la sua splendida avventura napoletana. Il Matador racconta ai microfoni di Radio Marte la sua prima stagione in azzurro, il suo rapporto con i tifosi, i compagni di squadra, la Società  e tutti iÃ? sentimenti più profondi che animano il suo cuore…

“Sto vivendo uno dei momenti più belli della mia carriera ed il momento più felice della mia vita. Sono in una città  stupenda, voglio bene ai tifosi così come loro vogliono bene a me.Ã? Qui è nato mio figlio e questo sarà  un legame eterno con questa terra. Ai napoletani ed a tutti i tifosi azzurri dico semplicemente grazie. Io e la mia famiglia amiamo Napoli. Questo popolo mi ha accolto come nessuno aveva mai fatto, i napoletani mi hanno aperto il loro cuore ed ogni volta che ho segnato un gol l’ho dedicato al loro amore. Voglio ripagare tutto questo calore segnando ancora tanti gol in futuro e conquistando traguardi importanti con questa maglia”.

Edinson, la squadra e l’ambiente…”Devo Ã? dire innanzitutto che questo è un gruppo spettacolare. L’unione della squadra è stata fondamentale in questa stagione. Sin dall’inizio ho capito che avevamo tutti una grande voglia di vincere. Non abbiamo mai mollato ed ancora oggi puntiamo ad entrare in Champions evitando il preliminare. Abbiamo lavorato con professionalità  ed impegno, ma questo gruppo è formato soprattutto da uomini ancor prima che da ottimi calciatori. Mazzarri è stato il nostroÃ? capo e la nostra guida. Ha cementato la nostra unione e ci ha diretto sia in campo che fuori.Ã? Non è facile che uno spogliatoio crei un clima così bello. Noi ci siamo riusciti ed il nostro rapporto lo abbiamo coltivato giorno dopo giorno. Questa è stata la nostra forza”.

Torna il Lecce. All’andata fu una delle partite più esaltanti del Napoli, con una magia indimenticabile di Cavani…”Sì fu un’impresa straordinaria,Ã? però quello che fu decisivo in quella partita non fu il mio gol ma il salvataggio di Grava sulla linea.Ã? Se Gianluca non l’avesse tolta dalla porta noi avremmo perso. Invece da lì nacque l’azione del mio gol. Fu un successo splendido perchè ci fece trascorrere un Natale ed unÃ? fine anno sereni”

Il MatadorÃ? e i sogni. Tra ambizione e fede…”Io ringrazio il Signore tutti i giorni. Questa è la mia Felicità . Sinora tutto è stato un sogno. Ho giocatoÃ? il mio primoÃ? Mondiale, ho giocato la Coppa Uefa e non l’avevo mai fatto prima e adesso andremo in Champions. Dico grazie a Dio per ogni cosa che è venuta ed ogni cosa che verrà . Tutti i miei traguardi personali io voglio viverli con la squadra. Ciò che conta è vincere tutti insieme. E vorrei vincere tanto con il Napoli, perchè a questa città  sono legato da grande affetto”.

Infine un aneddoto che fa presagire un orizzonte da predestinato…”Una volta andai a casa di Kakà  (anche lui Atleta di Cristo) e fuÃ? gentilissimo. Mi fece vedere la stanza con tutti i suoi trofei. Rimasi davvero colpito soprattutto dal Pallone d’Oro. Non l’avevo mai visto da vicino. Ricardo miÃ? chiese se volevo prenderlo e toccarlo, ma io risposi di no. Dissi: voglio toccarlo per la prima volta il giorno in cuiÃ? dovessi essereÃ? io a vincerlo…”

Fonte: sscnapoli.it

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