2015

Napoli, Bigon: «Ci sono i presupposti per il rinnovo di Benitez»

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Il direttore sportivo del Napoli: «Vidal e Bale due grossi rimpianti»

Ci credereste se vi dicessero che Arturo Vidal e Gareth Bale sarebbero potuti essere due giocatori del Napoli? Beh, forse no, ma a dirlo questa volta è una fonte autorevole e credibile. Stiamo parlando di Riccardo Bigon, direttore sportivo dei partenopei che si è raccontato alla rivista ‘È azzurro‘. Così ha parlato Bigon, che parte da Bale: «Nel 2010 ero da poco arrivato a Napoli e avevamo un’emergenza sulla corsia sinistra. Ci serviva un mancino e lui (Bale, ndr) giocava poco nel Tottenham con Redknapp in panchina, e si poteva acquistare. Era molto giovane e non ci furono le giuste condizioni. Avremmo dovuto investire 10 milioni di euro. Peccato».

IL CILENO – Bigon parla anche di Vidal: «Mi sono mosso con anticipo. In occasione di Bologna-Napoli, ad aprile, incontrai il suo agente e poi mi recai in gran segreto a Leverkusen per parlare con il Bayer. Ho ancora il fax con la loro richiesta. Se il giocatore non fosse partita per la Coppa America, probabilmente l’avrei spuntata. Invece lui partì, prese tempo e poi si fece sotto la Juventus, e l’affare si complicò».

RINNOVO – Bigon ha proseguito, parlando del rinnovo di Rafa Benitez: «Ci sono i presupposti per un rinnovo. Il rapporto è ottimo e si lavora bene. Ovviamente non contano solo questi aspetti quando vengono stipulati i contratti. Parlerà col presidente De Laurentiis e decideranno cosa fare. Benitez comunque non ha mai escluso di poter restare».

MERCATO – Inevitabile parlare di mercato: «Il mercato di gennaio ha portato due ottime pedine. Volevamo fare queste due operazioni e ci siamo riusciti, centrando così i nostri obiettivi. Teoricamente non ci saranno altri acquisti, ma se dovessero crearsi le condizioni per sfruttare un’opportunità saremmo pronti a coglierla. Sarebbe un sogno vincere lo scudetto in azzurro come fece mio padre. Il mio lavoro, però, va oltre il risultato del campo. Il nostro modello è una società come il Bayern».

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