2013

Napoli, Benitez: «Vincere qui è più gratificante, Higuain…»

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NAPOLI BENITEZ MARCA – Rafa Benitez si concede in una intervista lunga e interessante per il quotidiano sportivo Marca. Il tecnico spagnolo del Napoli ha sottolineato il fatto che vincere con il club partenopeo darebbe una gratificazione maggiore rispetto a qualsiasi altro torneo vinto: «Chiaramente ci sono differenze rispetto a Chelsea e Liverpool, che hanno una struttura molto organizzata. In pochi anni il Napoli ha completato una risalita rapida e spettacolare dalla Serie C1: in pochi anni, la rosa ha recuperato un grande livello con un corretto equilibrio finanziario, fino ad arrivare alla posizione che riveste oggi, che sta andando molto bene. Ci sono differenze anche tra Valencia e Napoli: in Spagna il club aveva una struttura definita, una cittadella sportiva e un’organizzazione maturata negli anni. Qui a Napoli stiamo migliorando la cittadella sportiva mentre lo stadio non è di proprietà. Vincere un titolo qui sarebbe più gratificante». 

NAPOLI – Benitez prosegue: «Il calcio italiano mi aveva insegnato tanto già ai tempi dell’Inter. Nelle prime quattro giornate di campionato ho incontrato tutti i sistemi di gioco possibili, affrontando un 4-3-3, un 3-5-2, un 4-4-1-1. Da questo punto di vista questo calcio ti porta a lavorare di più, ma di riflesso arricchisce la tua conoscenza. Il Napoli, prima del mio arrivo, si basava sul contrattacco e puntando molto su Cavani. Con il nostro arrivo stiamo provando a far lavorare maggiormente la squadra sul possesso palla e in molte partite lo si è visto, poiché siamo stati la squadra con più passaggi realizzati. Ma la squadra non è ultimata, siamo ancora in transizione tra una squadra che giocava in un modo e adesso in un altro. Il possesso palla non è un obiettivo fine a se stesso, è una maniera di intendere il calcio, tuttavia bisogna costruire una squadra che sia capace di tenere il pallone quando c’è da gestirlo e che possa andare in contropiede quando è il momento di farlo. Un calcio di contropiede fatto di velocità e precisione è ottimo».

I SINGOLI – Infine: «Non c’è un Maradona nella nostra squadra, il nostro gruppo si basa sul collettivo, ma abbiamo anche un Higuain, ad esempio, che può essere essenziale nei momenti del match. Callejon e Hamsik hanno fatto sei gol, Higuain cinque: penso che questo dato sia indicativo su come lavori la squadra. Diversi calciatori sono fondamentali nella fase offensiva e altri in quella difensiva. Callejon? Conoscevo il calciatore, stiamo cercando di correggere piccoli dettagli, come il movimento tra le linee per esempio, ha grandi capacità e si applica. Higuain pochi gol? Siamo contenti di lui, non è fondamentale solo per i gol ma per tutto il gioco della squadra. E’ sempre pericoloso quando ha la palla tra i piedi. Albiol? E’ importante per questo Napoli, ma gli consiglio di migliorare l’Italiano per poter comunicare meglio».

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