2013
Napoli, Benitez: «Roma? Gara non decisiva per lo scudetto»
NAPOLI BENITEZ ROMA SCUDETTO – Rafa Benitez ha fatto capire che lo scudetto non verrà assegnato venerdì sera, quando il suo Napoli andrà a fare visita alla capolista Roma per tentare il sorpasso in testa alla classifica. Il tecnico della formazione partenopea, intervistato per l’edizione odierna del quotidiano Il Mattino, ha fatto capire che quella che si giocherà tra due giorni non sarà neanche una sfida tra lui e Rudi Garcia, tecnico della Roma e che Benitez conosce bene.
NIENTE TRICOLORE – «In Serie A ci sono tante partite e c’è una corsa basata sulla resistenza – ha esordito Benitez – . Si vince alla fine del campionato, non venerdì sera. Se batteremo la Roma non vuol dire che io sono migliore di Garcia, stessa cosa se vincono loro. Il francese è un tecnico di alto livello, siamo stati una settimana insieme a Valencia, ma sono sempre contrario a questi confronti tra gli allenatori.»
TUTTO OK COL PRESIDENTE – Benitez ha parlato anche del suo rapporto con il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, con il quale la scintilla è scoccata subito: «A Londra, nella prima riunione, mi colpì la sua energia, mentre Bigon e Chiavelli erano tranquilli. Questa differenza mi sembra positiva. Io al presidente dico sempre quello che penso e lui mi accontenta al 50 o all’80%. Obiettivi? Dobbiamo restare vicini alla perfezione per provare a vincere qualcosa. Il nostro messaggio è questo, vogliamo essere forti negli anni come squadra e società. Piuttosto che vincere una volta preferisco restare al top per cinque anni.»
STADIO E RAZZISMO – Benitez ha chiuso parlando di due problemi, come lo stadio del Napoli e i casi continui di razzismo in curva: «Lo stadio? Vengo dall’Inghilterra e so che ogni squadra, dalla Premier alla Championship, ha un centro sportivo ed uno stadio di proprietà. Lo stadio e il merchandising fanno la differenza. Nel 99% dei casi le squadre che spendono di più vincono anche. Ricordo però che il mio Valencia, nostante il gap con Real e Barcellona, ha vinto comunque. Il razzismo? Non possiamo far pagare a sessantamlila persone quello che combinano solo duecento tifosi. Negli stadi ci sono le tv a circuito chiuso per osservare i tifosi e individuare i responsabili, in Inghilterra lo si fa da tempo e la polizia li espelle dal campo.»