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VOTI&STATS – Napoli Barcellona, gli azzurri reggono a una squadra forte

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Napoli Barcellona, i voti e le statistiche dopo la gara di Champions League giocata allo Stadio Maradona

«Abbiamo giocato benissimo, soprattutto nei primi 30 minuti»: difficile dare torto ad Araujo, schierato da Xavi al centro della difesa, per quanto riguarda la sua lettura di Napoli-Barcellona. La prima frazione di gioco è stata totalmente appannaggio dei blaugrana vestiti di giallo per l’occasione. La differenza si è vista nelle conclusioni in porta: 7 da parte degli ospiti, assolutamente nessuna per i padroni di casa. Per questo quando Lewandowski servito da Pedri ha trovato il modo per battere Meret, il risultato è apparso logico. Ma gli azzurri sono riusciti a scuotersi, Osimhen si è reso protagonista dello spunto che ha portato al pareggio e si è meritato i complimenti di Massimo Ambrosini, cronista attento: «Il Napoli stasera è stato solido nei momenti difficili». Quanto all’atteggiamento complessivo della squadra, ecco la fotografia del capitano Di Lorenzo: «Abbiamo offerto una buona prestazione contro una squadra forte, con grandi campioni. Siamo stati compatti, è un punto di partenza importante. Sappiamo che dobbiamo fare di più, ma oggi è stato un passo in avanti. Ce la giocheremo al ritorno, è tutto aperto».

C’era grande curiosità attorno al nuovo tecnico partenopeo. Ecco i voti di due quotidiani.

CALZONA – La Gazzetta dello Sport non va oltre il 6, anche per una ragione concreta nell’offrire una valutazione più approfondita: «Giudizio impossibile con 24 ore di lavoro. Il cambio di Kvara è coraggioso. E Osimhen gli fa guadagnare tempo per andare a giocarsela a Barcellona». Il Corriere della Sera si spinge oltre e lo porta al 6,5: «Due giorni per presentare una squadra che resta ancora confusa ma prova a rimettersi in equilibrio. Il suo Napoli è vivo».

Se c’è una certa comunanza di vedute sui migliori – Meret e Osimhen -, oltre che sul peggiore, un Kvaratskheila che il quotidiano sportivo stronca addirittura col 4,5 e quello politico boccia comunque col 5, vi è un giocatore che non mette d’accordo con una differenza d’opinione piuttosto sensibile.

RRAHMANI – Per Gazzetta è sufficiente nonostante una certa responsabilità sullo 0-1: «Nel primo terzo di gara complicato disinnesca tanti pericoli. Si può discutere sull’opportunità di “uscire” su Pedri che poi innesca Lewa». Il Corriere, per lo stesso motivo, gli toglie un voto e lo considera meritevole del 5: «Esce con superficialità su Lewandowski, lo lascia libero. E lui va a far gol».

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