Napoli – Atalanta è la serata dell’esordio casalingo della squadra di Sarri, ma anche quella del ritorno a casa, in curva, del gruppo Fedayn, cuore della Curva B

Nei 90 minuti di Napoli – Atalanta c’è una voce in più che si eleva dallo stadio San Paolo di Fuorigrotta, è quella del gruppo organizzato Fedayn, riaccolto da un maestoso striscione apparso in Curva B all’ingresso dei 22 contendenti in campo. «Stasera ti riporto a casa, la tua casa: in questa Curva, dove la tua dignità si erge e la tua storia risplende… Bentornato Fedayn». Gruppo che ha fatto scuola di tifo al San Paolo: come dimenticare quando nel 2011 fu preparato il famoso “abc del tifoso”, ovvero un decalogo che ogni tifoso del Napoli deve rispettare. Un occhio al campo e l’altro ai capo ultras, la sciarpa al collo e gli applausi a scandire i cori. Loro che dal 1979 si definiscono “estranei alla massa”, hanno fatto sentire la loro voce in questi primi minuti di gioco in quel di Fuorigrotta. Cori contro i nemici romani, di incitamento per gli 11 scelti da Maurizio Sarri questa sera e canti di disapprovazione contro la tessera del tifoso. Il San Paolo è più azzurro di ieri, Fedayn is back. Mentre la Curva A non ha dimenticato la tragedia che ha colpito l’isola di Ischia in questi giorni, dedicandogli un pensiero: «Rispettare le vittime e mai dimenticarsene! Vicini al popolo ischitano».

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