Coppa Italia

Napoli, Ancelotti in conferenza: «Allan resta. Razzismo? C’è un protocollo da rispettare»

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Il tecnico del Napoli Carlo Ancelotti ha parlato in conferenza stampa della gara contro il Sassuolo, del mercato, del futuro e del razzismo

Il Napoli tornerà in campo domani sera contro il Sassuolo. La gara, valida per gli ottavi di finale della Coppa Italia, si giocherà al San Paolo alle 20 e 45. Il tecnico azzurro Ancelotti ha parlato oggi in conferenza stampa presentando la gara: «Facile indovinare la formazione di domani: giocherà un portiere, quattro difensori, quattro centrocampisti, due attaccanti. A parte gli scherzi, Koulibaly è tornato in buona condizione fisica e mentale. Domani sarà in campo dall’inizio. Allan? Non temo di perderlo, vogliamo mantenere la squadra competitiva come negli ultimi anni. Domani non giocherà dall’inizio perché aveva un permesso, come anche Ospina, si sono allenati poco. Lo dico prima per evitare certi discorsi ed avete un vantaggio di formazione».

Ancelotti si è poi soffermato sul mercato e sul tema del razzismo: «Non credo possa capitare qualcosa di grosso, probabilmente qualche giocatore potrebbe andare in prestito. Questa società è destinata a crescere nel futuro, abbiamo acquistato tanti giovani talenti nel mercato estivo. Razzismo? Sembra sia un problema esclusivamente del Napoli, quando in realtà è un problema del calcio italiano. Per quanto riguarda il Napoli, posso dire che in caso di altri cori razzisti noi chiederemo solamente l’interruzione temporanea della partita. Non ci siamo sentiti soli, ma questo è un fenomeno che abbiamo solo qui perché negli altri Paesi è stato debellato. C’è un protocollo che con l’Inter non è stato rispettato, e noi vogliamo che lo sia».

Infine, una chiusura sugli obietti futuri e Arkadiusz Milik: «Vogliamo arrivare a sollevare un trofeo, in Coppa Italia possiamo aspirare ad arrivare fino in fondo. Non sottovalutiamo nulla, abbiamo lavorato bene e siamo tornati dalle vacanze in buone condizioni. I ragazzi sono concentrati sulla competizione, anche perché è la più vicina da raggiungere. Milik? Se avesse giocato di più, avrebbe segnato di più. È stato fuori per due anni, per noi è molto importante e verso di lui abbiamo avuto un trattamento di riguardo. Sta crescendo dopo due anni di inattività: sono tanti per un giovane come lui, Arek ha reagito molto bene. Sta trovando sempre più fiducia ed è destinato a crescere».

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