2018

Nainggolan sincero: «Faccio il calciatore non l’educatore»

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Radja Nainggolan non ha ancora digerito l’esclusione dal Mondiale e si sfoga: «Devo essere un esempio per i giovani, ma faccio il calciatore, non l’educatore»

Dopo una settimana Radja Nainggolan non ha ancora metabolizzato l’esclusione dal Mondiale con il suo Belgio. Il calciatore giallorosso si sfoga ad una tv belga: «Non andare al Mondiale è qualcosa che sto ancora elaborando, non è facile anche perché mi rivedo negli spot pubblicitari e fa male, però cerco di prenderla positivamente, mi sforzo di pensare che avrò tre settimane di vacanze in più». Il rancore che il ninja ha nei confronti del ct Martinez è ancora tanto, e non accenna a diminuire: «Quando è venuto a Roma per incontrarmi ho capito che cercava una scusa per non convocarmi, mi diceva che sono un giocatore fantastico, ma che non mi avrebbe potuto dare il ruolo che ho nella mia squadra di club, sosteneva di non avere ancora deciso, ma per me era chiaro che non mi avrebbe convocato».

«Capisco che bisogna essere un esempio per i giovani, ma faccio il calciatore, non l’educatore o l’insegnante, secondo me bisognerebbe valutare le prestazioni, il verdetto del campo, non quello che succede all’esterno». Ha detto Nainggolan ancora molto deluso dalla decisione del ct. Dopo la comunicazione ufficiale della lista dei convocati, Nainggolan ha annunciato che per lui il discorso Red Devils si era chiuso lì. A distanza di qualche giorno, il centrocampista conferma il suo ritiro dalla Nazionale anche se un giorno dovesse cambiare il ct. «Martinez o no, ho preso la mia decisione, non giocherò più per il Belgio, non intendo ricominciare. Ci sono tanti giocatori, io ho già 30 anni e sono un uomo di parola»

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