2014
Nainggolan: «Nessuna squadra sarà più forte della Roma nei prossimi anni»
Il belga: «Resto qui, dove voglio chiudere la carriera»
Alla Roma, la squadra più importante della sua carriera, ci è arrivato a ventisei anni, dopo cinque stagioni al Piacenza e quattro al Cagliari. Ma Radja Nainggolan non ha rimpianti, come confessato ai microfoni della ‘Rivista 11’: «A me non ha regalato niente nessuno. Sono arrivato in ogni squadra spremendomi, dando me stesso. Ho fatto sempre tanto lavoro oscuro. Poi, se questo lavoro oscuro è apprezzato vuol dire che è un buon lavoro e dunque, la gente è contenta e io pure».
RESTO QUI – Eppure, già al terzo anno di Cagliari avrebbe potuto cambiare aria, passando ad una big italiana. «Potevo andare prima in una squadra di vertice, ne ho avuto l’opportunità. Ma ho pensato che non fosse quello il percorso, che ci fosse bisogno di aspettare. Volevo maturare a Cagliari, dove stavo benissimo, e ora posso dire di aver atteso il tempo giusto».
GRAZIE ROMA – E se la delusione per l’esclusione dal Mondiale non è ancora stata assorbita («Non lo so: è stata una delusione enorme. Lo è ancora di più se penso che alla mia età hai al massimo un altro Mondiale davanti, è facile capire quanto ci tenessi. Eppure in Nazionale ero partito bene, e invece sono rimasto a casa. Sì, ho detto che forse il ct non guarda il calcio italiano, ma la verità è che continuo a farmi la domanda e continuo a non sapermi dare la risposta»), a rasserenare l’animo turbolento di Nainggolan c’è la Roma, la squadra del presente e del futuro: «Ci ho messo molto per arrivare in una grande e ora dico che non mi dispiacerebbe chiudere qui la mia carriera. Andare in una rivale sarebbe impossibile, all’estero difficile. Ma soprattutto non vedo, nei prossimi anni, una squadra migliore della Roma. Sono felice di esserci, anzi».