2018

Nainggolan amaro: «Meritavo il Mondiale. Non sono un bad boy»

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Radja Nainggolan non se ne fa una ragione per l’esclusione dai Mondiali 2018 in Russia. L’intervista del centrocampista della Roma escluso dal ct del Belgio, Roberto Martinez

Radja Nainggolan non giocherà il Mondiale in Russia con il Belgio. Il ct Roberto Martinez lo ha escluso dalla lista dei convocati ufficiali e il Ninja non l’ha certo presa bene. Esclusione pesante per il centrocampista della Roma che in seguito ha comunicato l’addio alla Nazionale. Oggi ha rilasciato un’intervista al sito web belga ‘Het Laatste Nieuws’ per raccontare tutta la sua amarezza: «Era un mio sogno da bambino quello di partecipare ad un’esperienza con il Mondiale e adesso mi è stato portato via, meritavo di andare in Russia con la mia Nazionale».

Prosegue il calciatore giallorosso: «L’addio ai Diavoli Rossi? Ne ho avuto abbastanza, a me non piace indossare maschere e sono chi sono, se ad alcune persone non vado bene io non posso farci nulla. Non cambierò certamente per loro». Conclude Nainggolan: «Stanco di essere sempre etichettato come un cattivo ragazzo, non giudicatemi per quello che faccio fuori dal campo perché il calcio è il mio lavoro e voglio essere giudicato per le mie prestazioni. Non per quello che faccio fuori dal campo. Secondo questa logica dovremmo parlare diversamente di Maradona? Ognuno, se in campo gioca bene, è libero di fare ciò che vuole».

L’esclusione di Nainggolan dalla lista dei convocati del commissario tecnico del Belgio, Roberto Martinez, non è stata presa bene dall’opinione pubblica belga. Nelle ore successive all’annuncio è partito il tam-tam via social network e 24mila sottoscrittori di una petizione on-line hanno organizzato per oggi un sit-in davanti alla sede della federcalcio belga contro la mancata convocazione del centrocampista della Roma.

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