2016

Muriel, dalle panchine di Udine ai gol con la Samp

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Muriel, un giocatore ritrovato e fondamentale per la Samp grazie anche al lavoro di Giampaolo

Luis Muriel, un passato ad Udine con più luci che ombre, un presente alla Sampdoria che ha deciso di credere in lui e di aspettarlo fino a farlo sbocciare. Il colombiano è pronto per affrontare di nuovo i suoi fantasmi ora che è tornato ad essere il giocatore che fa la differenza in una squadra. GLI ANNI DI UDINE – Come riporta Tuttosport il numero 9 blu cerchiato non ha dimenticato gli anni in cui ha militato nell’Udinese, dopo l’esperienza di Lecce, caratterizzati da tante panchine e da un’esperienza che il giocatore non è mai riuscito a fare sua, manifestando la voglia di cambiare aria. La Sampdoria del presidente Ferrero ha creduto in lui investendo anche una buona somma di denaro vicina ai 12 milioni di euro che nel gennaio 2015 sembrava un prezzo spropositato per un giocatore con qualche problema di peso e con tanta panchina alla spalle. Muriel ha iniziato bene il suo cammino a Genova quando in panchina sedeva Zenga, salvo poi essere di nuovo messo da parte da Montella che non lo vedeva minimamente nei suoi piani di gioco. Con l’arrivo di Marco Giampaolo ecco il cambiamento, il colombiano è letteralmente rinato, si è rimesso in forma ed è fondamentale nel gioco della Sampdoria sia dal punto di vista offensivo, sei reti realizzate, sia dal punto di vista della manovra. RINNOVO – A questo punto il presidente Ferrero pensa a tutelarsi e a tutelare il suo campioncino, ha già detto che: «Chi vuole Muriel deve pagare…», la clausola di rescissione di 28 milioni che potrebbe essere ritoccata a 35 all’inizio del nuovo anno. FUTURO – Difficile comunque che il colombiano venga ceduto già a gennaio, si allontana anche l’ipotesi Napoli dopo che i partenopei hanno scelto di puntare su Pavoletti. Intanto Muriel si gode il momento ed è pronto per riaffrontare il suo passato, e magari a fargli uno sgambetto.

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