Calcio italiano
Munoz: «Sampdoria ci sarà da lottare. Maradona aveva doti in più di Messi e Ronaldo»
Victor Munoz fa il punto sulla Sampdoria di Marco Giampaolo e ricorda qualche aneddoto del suo periodo blucerchiato
Victor Munoz, ex calciatore della Sampdoria, ha fatto il punto sulla squadra blucerchiata e sulla lotta salvezza. Le parole a Il Secolo XIX.
GENOVA – «Ho vissuto due anni meravigliosi a Genova. La mia prima figlia, Marta, è nata al Galliera. E la Sampdoria resterà sempre nel mio cuore».
PASSATO – «Sono nato e cresciuto a Saragozza ma vivo a Barcellona. Ho allenato per anni, col Real Saragozza ho vinto Coppa del Re e Supercoppa. Ora dirigo un centro sportivo e sono vicino al Barcellona, ho un rapporto di amicizia con i dirigenti: c’è la possibilità che nasca qualcosa con un ruolo da tecnico ma a quest’età vivo tutto con serenità».
MARADONA – «Ho avuto la fortuna di giocare con lui e contro di lui. La mia prima al Camp Nou fu un’amichevole tra Barcellona e Argentina. L’allenatore Lattek mi chiese di marcare un giovane Diego, vincemmo 1-0 con gol di Simonsen, giorno indimenticabile. Poi siamo stati compagni al Barcellona e ci siamo sfidati con Samp e Napoli anche nella finale vinta in Coppa Italia (con assist di Munoz per l’1-0 di Vialli a Cremona). Maradona è stato un genio del calcio, peccato non sia in vita, meritava di essere ancora qui. Per me è stato il migliore della sua epoca e in assoluto, pensando anche a quello che era il calcio di quegli anni. Messi e Ronaldo sono ad alti livelli da tanti anni ma ora il calcio è diverso, ci sono più spazi, credo che Diego avesse qualcosa in più tecnicamente».
SAMPDORIA – «La seguo, c’è da lottare ma ce la farà, ha giocatori esperti e altri che stanno venendo fuori come si è visto con la Juve. La Samp deve stare in A. Lanna mi ha invitato e verrò presto a fare il tifo».