Calcio italiano

Giorgio Mulé: «La mia legge va APPLICATA per salvare il CALCIO ITALIANO. Ci sono troppi che vogliono conservare il potere. GRAVINA? Non l’ho MAI sentito…»

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Giorgio Mulé, onorevole di Forza Italia, vicepresidente della Camera dei Deputati, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport


Giorgio Mulé, onorevole di Forza Italia, vicepresidente della Camera dei Deputati, ha proposto un emendamento diventato legge che punta a dare più peso alla Lega di Serie A rispetto alle altre componenti della Federazione. A La Gazzetta dello Sport ha rivelato tutte le difficoltà della situazione.


LA PARTITA PER IL BENE DEL CALCIO ITALIANO É LUNGA – «E si rischia di falsarla se nonostante ci siano le nuove regole si trovi sempre la modalità o di aggirarle o di non applicarle. Per cui non vorrei che al vecchio adagio “Fatta la legge, trovato l’inganno” si sostituisse un “Fatta la legge, si va avanti con l’inganno”. Questo non è accettabile, perché c’è un problema di rispetto di relativi ruoli, in primis per il Parlamento. È una norma che va applicata, non è programmatica come ho sentito dire. Non si può disconoscere una legge dello Stato, non è possibile che questa legge abbia una valenza che si può far equiparare a un pensierino o un “vorrei”. La legge è legge e quindi si applica. Il decreto legge già è un atto che ha valore di legge, questo dl modificato sarà legge entro il 30 luglio».


PERCHÉ NON É STATO FATTO NULLA – «Qualche tentativo negli anni scorsi è stato fatto, ma si è sempre rinviato, che è un vizio comune per chi vuole conservare, che poi significa conservazione del potere. Ma poi arriva quel matto di Mulè che fa l’emendamento…».


HA SENTITO GRAVINA – «Mai».

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