MOVIOLA Milan-Torino, l’episodio chiave del match
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MOVIOLA Milan-Torino, l’episodio chiave del match

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Maresca

MOVIOLA Milan-Torino, l’episodio arbitrale chiave del match valido per la 1ª giornata del campionato di Serie A 2024/25

L’episodio chiave della moviola del match tra Milan-Torino, valido per la 38ª giornata della Serie A 2024/25. Dirige la sfida l’arbitro Maresca.


L’EPISODIO CHIAVE

Succede tutto al minuto numero 28 della gara. Il Torino conquista la sfera e imposta. Ottima triangolazione della palla tra Lazaro e Sanabria che dialogano bene sulla fascia sinistra del rettangolo verde. L’ex Atalanta allora alza lo sguardo e crossa verso Bellanova che si trova dall’altra parte del campo, la freccia granata impatta bene di testa e insacca in rete.

Questo, prima che lo stesso pallone (appena carambolato oltre la linea di fondo) venisse spazzato via dalla difesa del Diavolo. L’orologio di Maresca tace, ma dopo alcuni istanti lo stesso arbitro viene invitato dal Var a fermare il gioco. Il consulto con la tecnologia chiarisce tutto: (seppur di qualche centimetro) la palla è entrata interamente. Il gol viene però, giustamente, negato a Bellanova. Assegnato invece autogol ai danni di Thiaw: l’ultimo a toccare la sfera.

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Duplantis: «Zlatan un idolo per noi in Svezia; quando ero giovane ho giocato, ma… Ecco in che ruolo mi vedrei»

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Duplantis

Le parole di Armand Duplantis, medaglia d’oro nel salto con l’asta e tifoso del Milan: «Ibra il migliore. Con lui in comune una cosa»

Duplantis, campione olimpionico e del mondo del salto con l’asta, ha concesso una lunga intervista a Milan Tv. Queste le parole del noto tifoso del Milan.

LEGAME COL CALCIO – «Credo sia un bellissimo sport. Ho trascorso gran parte della mia vita negli Stati Uniti, dove il calcio non era cosi radicato nella cultura locale. Ma ogni volta che tornavo in Svezia era sempre l’unica cosa che guardavamo io e mio cugino, lì ho iniziato a innamorarmi del calcio e l’interesse è continuato a crescere. Ho mai provato a giocare? No recentemente no, è passato tanto tempo. Ho giocato a calcio quando ero più giovane, ma non c’era questa grande cultura calcistica dove sono cresciuto. Mi sarebbe piaciuto giocare di più perché credo sia veramente un gioco bellissimo. E sento che mi sarebbe piaciuto approfondire, ma ero semplicemente troppo bravo nel salto con l’asta e ho intrapreso questo sport. Quale ruolo avrei fatto? Probabilmente sarei un esterno, userei la velocità a mio vantaggio perchè sono veloce, è sicuramente la miglior qualità che potrei portare in campo».

IBRAHIMOVIC – «Nessuno è piu grande di Zlatan, specialmente in Svezia è il più grande di tutti, nessuno si puo paragonare. I complimenti di Zlatan? E’ strano se penso a quando ero bambino e lo ammiravo, era il mio idolo. È una cosa veramente bella. Stessa mentalità vincente e voglia di migliorare ogni giorno? Lui ha una mentalità un po’ diversa dalla mia, ma penso che entrambi abbiamo fame di vittorie. E’ quello che tutti hanno, quella voglia di essere i migliori o vicino ai migliori in quello che si fa. La fame di vittorie serve, ma penso che poi si tratti di passione e devi amare veramente ciò che fai».

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Morata: «Depressione? Non importa il lavoro che fai, hai una persona dentro con cui devi lottare ogni giorno»

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MORATA MILAN

Le parole di Alvaro Morata, capitano della Spagna e attaccante del Milan, sul tema della depressione nel mondo del calcio e come trattarla

Dal ritiro della Spagna l’attaccante del Milan Alvaro Morata ha parlato a Cope del tema della depressione. Di seguito le sue parole.

«Quando attraversi momenti davvero difficili, come la depressione o gli attacchi di panico, non importa quale lavoro fai o in quale situazione ti trovi nella vita, hai una persona dentro contro cui devi lottare ogni giorno e ogni notte».

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