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Mourinho: «La Conference con la Roma il ricordo più bello»

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Le parole di Jose Mourinho dopo l’addio alla Roma: «La Conference rimane tra i ricordi più belli della mia carriera»

Jose Mourinho ha parlato al canale YouTube di Ohm. Di seguito le parole dell’ex tecnico della Roma.

RICORDI – «Sono tanti. Tanti belli e tanti brutti. Però se devo sceglierne uno magari dico l’ultimo. Non è il trofeo più importante che ho vinto, ma per la dimensione di gioia che ha portato e non solo perché è stato l’ultimo, è la Conference conquistata con la Roma. Se devo scegliere dico questo. Però ci sono state tante cose belle nella mia carriera, tante partite fantastiche da ricordare ed è impossibile sceglierne una o due. Anche i ricordi brutti sono tanti, due semifinali Champions perse ai rigori, una finale di Europa League persa ai rigori perché l’arbitro aveva deciso che non potevamo vincere. Anche i brutti ricordi sono tanti».

CHI AVREBBE VOLUTO ALLENARE – «Ad esempio Messi non ha mai avuto bisogno di essere allenato. Chi può dire ‘io sono stato allenatore di Messi’? Mi sembra assurdo, perché sa tutto ed è nato con tutto. Lui magari può insegnare cose a te. Sarebbe solo per dire di aver avuto l’onore di averlo in squadra. Poi ci sono tanti giocatori. Per stare in tema Roma avrei voluto De Rossi all’Inter e al Real Madrid, ma non è stato possibile. Volevo anche Totti all’Inter, nonostante l’età, e non è stato possibile. Sono sempre giocatori che vuoi allenare in carriera».

SE COLLEZIONA QUALCOSA – «No, ma ho delle maglie. Non le cerco o le chiedo, ma ogni tanto sì. Ne avrò tipo duecento, sembrano tante ma 200 in 1200 partite non sono tante. Mio figlio mi chiede invece solo il top dei top. Quando sa che gioco contro un giocatore in particolare ci punta, ha solo top nella sua collezione. Benzema, Modric, Ronaldo, Messi, palloni d’Oro e campioni del mondo, punta solo quelli».

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