2009

Mourinho: “Pronto a scusarmi con Ramazzotti…”

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Nella desolazione di una sala stampa semivuota, Josè Mourinho, allenatore dell’Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla vigilia della partita contro il Livorno in Coppa Italia.
Il tecnico portoghese si è deetto pronto a scusarsi con il giornalista del Corriere dello Sport, Andrea Ramazzotti, che Mou ammette di aver offeso nel dopo partita contro l’Atalanta: “Da domenica ad oggi ho letto tante cose. Sembra che la verità  sia proprietà  di qualcuno. E’ vero, ho insultato un giornalista. E’ vero, ho usato una parola che non posso ripetere in questo momento e che è un’offesa. Ma non è vero che l’ho aggredito e che c’è stato un contatto fisico. Questo è un processo in corso da qualche mese. Non mi piace avere un giornalista vicino al pullman dopo la partita perchè lì sono convogliate tutte le emozioni del dopo gara e la tensione può essere alta. Un giornalista deve stare in sala stampa, c’è la “zona mista”. Da mesi dico che non voglio un giornalista vicino al pullman per una questione di ‘protezione’ della mia squadra. Non è la prima volta che vedo il vostro collega Ramazzotti vicino al pullman, insieme a Inter Channel, e da tante partite ripeto che non voglio. Nelle precedenti partite l’ho chiamato “signore”, a Bergamo ho usato toni più forti che non ripeterei. Ripeto, non c’è stata alcuna aggressione. Non chiedo scusa pubblicamente, perchè non era un episodio pubblico, è Ramazzotti che lo ha reso pubblico. Chiederò scusa direttamente a lui ma in privato. Una squalifica? Sarebbe ridicola. In inghilterra mi avrebbero cacciato dopo l’episodio di domenica? In Inghilterra sarebbe impossibile per un giornalista stare fuori da una zona di lavoro che non gli compete. Prometto che la prossima volta che vado in trasferta e vedo Ramazzotti in uno spazio nel quale non può stare io non lo faccio lavorare. Era autorizzato a stare lì? Ho saputo solo ora che Ramazzotti poteva stare lì, non quel giorno. La reazione di Moratti? Lui fa quello che ritiene più giusto. Sono pronto a chiedere scusa a Ramazzotti ma solo a lui”.
Mourinho ha poi parlato della scelta dei giornalisti di non presentarsi: “Se esiste questa solidarietà  tra voi, io applaudo e se i vostri colleghi che non sono qui non guardano neanche la trasmissione di questa conferenza io applaudo anche. Ma se così non è, allora vuol dire c’è mancanza di personalità . E’ ridicolo far entrare nell’ambito sportivo un incidente che con l’ambito sportivo non c’entra nulla”.
Sul rapporto con la società , Mourinho ammette: “Sì, c’è qualcosa che scricchiola fra me e la società . Fortunatamente è così perchè con la non perfezione che tu puoi sempre migliorarti. Se tutto fosse perfetto non si potrebbe mai crescere. I rapporti con Moratti non sono assolutamente incrinati, neanche dopo questo episodio. Ci ho parlato l’altro ieri e non mi ha detto nulla di rilevante”.
L’analisi della gara contro il Livorno è pragmatica: “Con il Livorno abbiamo giocato in campionato e non è stato facile. Loro hanno vinto lo scontro diretto per la salvezza a catania e in coppa Italia hanno eliminato la detentrice del titolo. Le squadre piccole guardano alla coppa Italia come ad un torneo importante per tentare una straordinaria scalata all’Europa, quindi sarà  molto complicata la partita di domani. Turnover? Obbligatorio con Zanetti, Cordoba e Materazzi squalificati…”.
Il tecnico dell’Inter non nasconde la volontà  di muoversi per una punta a gennaio: “Mi piacerebbe avere un attaccante a gennaio perchè non avremo Eto’o e più in generale abbiamo problemi di organico in avanti. sarà  comunque impossibile avere in un solo giocatore tutte le caratteristiche che cerco. Pandev non è come Toni nello spazio aereo ma Toni non è veloce come Pandev. Cavani? Mi piace ma è del Palermo e non è facile comprare. Vedremo”.

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