Mourinho torna ad affrontare il suo Chelsea, ora allenato dal grande nemico Conte, che nel 2010 lo fermò grazie a Simone Tiribocchi, l’uomo capace di rallentare la corsa dell’Inter verso lo Scudetto

Manchester United-Chelsea porta con sé tantissimi significati. Sì, perché la sfida di domani a Old Trafford, oltre ad essere quella fra due delle squadre più forti e competitive della Premier League, è anche l’incrocio fra José Mourinho e Antonio Conte. Due uomini, come direbbe Luciano Spalletti, dai «destini forti», che non si amano e che faranno di tutto per prevalere sull’altro. Mourinho ritrova il suo vecchio Chelsea, ora allenato da Conte, che nella passata stagione ha raccolto la pesante eredità del portoghese vincendo subito il campionato. Al primo colpo, come sanno fare soltanto gli allenatori veramente speciali. Anche in Italia non manca un precedente fra i due allenatori. Un ricordo che fa certamente sorridere Conte, ma che fa tremare un Mourinho che ora starà ripensando ad un vecchio incubo della sua avventura nel Bel Paese: Simone Tiribocchi.

L’attaccante, che da tempo ha appeso gli scarpini al chiodo, fu l’uomo che rallentò la corsa dell’Inter del triplete verso lo Scudetto. Bisogna riavvolgere il nastro e tornare indietro nel tempo, precisamente al 13 dicembre 2009. I nerazzurri di Mourinho fanno visita all’Atalanta, da poco passata nelle mani di un Antonio Conte che per la prima volta si misura in Serie A nelle vesti di allenatore. All’Atleti Azzurri d’Italia (sia Conte che Mourinho guardarono la partita dalla tribuna perché squalificati) Milito porta in vantaggio l’Inter dopo quindici minuti. L’Atalanta sembra alle corde ma non molla e a nove minuti dalla fine trova il definito 1-1 grazie a Tiribocchi, che fulmina Julio Cesar regalando un punto d’oro alla Dea. Anche al ritorno l’Inter rischiò di essere beffata a San Siro da Tiribocchi, che segna dopo cinque minuti facendo tremare i tifosi nerazzurri. Ma poi Milito, Mariga e Chivu regalarono i tre punti che avvicinarono Eto’o e compagni al tricolore. Manchester United–Chelsea non potrà mai essere una partita casuale, così come il duello Mourinho-Conte mai diventerà banale.