2013

Mourad Meghni, trequartista di cristallo

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Altro giro, altra meteora. Questa volta tocca a Mourad Meghni, talento sopraffino finito troppo presto nel dimenticatoio a causa di una serie innumerevole d’infortuni; arrivato giovanissimo a Bologna, il francese, naturalizzato algerino, non riuscirà mai a trovare la giusta dimensione in Italia.

Mourad arriva nel Bel Paese dalle giovanili del Cannes, dopo aver rifiutato la corte del Manchester United di Sir Alex Ferguson, decide di puntare sul Bologna. Gli emiliani lo accolgono a braccia aperte convinti di aver tra le mani una potenziale stella. Nel 2000 Meghni entra a far parte degli allievi rossoblù di Stefano Pioli, con l’allenatore parmigiano vince il campionato di categoria nel 2001 battendo in finale la Roma. Da trequartista regala spettacolo, le sue straordinarie doti tecniche gli permettono di guadagnarsi il soprannome di “Le petit Zizou”(Il piccolo Zizou), in riferimento al più quotato connazionale Zinedine Zidane.
Il debutto in Serie A arriva nel 2003 contro il Milan, in panchina c’è Guidolin che lo fa entrare al posto di Tomas Locatelli nei minuti finali. Il ragazzo si muove bene ed entra in pianta stabile in prima squadra, lascia Bologna solo per una stagione, per andare in prestito al Sochaux. Al ritorno in Italia gioca con continuità la stagione 2006/2007, a fine campionato la Lazio si fa avanti per rilevarne la comproprietà. Al Bologna vanno 2,5 milioni di euro e Meghni si trasferisce immediatamente a Roma. 

L’annata biancoceleste non è delle migliori, qualche fastidio muscolare e il poco impiego da parte di Delio Rossi valgono al trequartista soltanto poche presenze; da titolare gioca solo sette partite non riuscendo mai a trovare la rete. La prima soddisfazione personale con la maglia della Lazio arriva solo l’anno dopo, “Le petit Zizou” segna nel terzo turno di Coppa Italia contro il Benevento. Nel 2008 diventa ufficialmente un giocatore della Lazio, i capitolini, nell’ambito dell’affare Mudingayi, ricevono l’altra metà del cartellino dal Bologna. Il peggio sembra passato e Meghni inizia a giocare con continuità inanellando delle buone prestazioni fino a dicembre. La doccia fredda arriva durante la sosta natalizia, il ragazzo subisce l’ennesimo infortunio che lo costringe a restare lontano dai campi fino al termine del campionato. La terza stagione in maglia biancoceleste si rivela problematica già dal ritiro, il tendine rotuleo scricchiola e si ritrova costretto a giocare in condizioni precarie, spesso sotto infiltrazioni. Per cercare di partecipare prima alla Coppa d’Africa e poi al Mondiale 2010 (nel 2009 acquisisce la nazionalità algerina scegliendo di difendere i colori della formazione africana) decide di non operarsi complicando gravemente la sua patologia. Così dice addio al mondiale sudafricano e alla sua avventura laziale. Dopo quell’infortunio Meghni affronta una lunga riabilitazione, al rientro, si fa nuovamente male con la Primavera.

Nel 2011 scade il contratto con la società romana, Mourad cambia completamente vita e campionato: il suo futuro è in Qatar. A ventisette anni abbandona le grandi platee per giocare nell’Umm Salal. Qui sembra aver ritrovato la strada perduta, in quattordici presenze segna ventidue reti, risultando spesso decisivo. Passa una stagione in prestito con Al-Khor e adesso difende da protagonista i colori del Lekhwiya. Un ritorno in Europa?. Provaci, Mourad.

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