2020

Moratti: «Se Conte non fa giocare Eriksen avrà le sue ragioni»

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L’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti è stato ospite della trasmissione radiofonica Radio anch’io sport. Queste le sue parole

L’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti è stato ospite della trasmissione radiofonica Radio anch’io sport. Queste le sue parole.

CHAMPIONS – «E’ stata una grande delusione. Non era un girone semplicissimo ma comunque ci aspettavamo qualcosa in più. Ora c’è la possibilità di vincere il campionato».

PAOLO ROSSI – «E’ stato un grande dolore la sua perdita. E’ stato uno dei più grandi calciatori in Italia. Ho avuto la fortuna di assistere alla fine dei Mondiali ’82 e mi innamorai di lui».

PANDEMIA – «Una crisi di una gravità incredibile. Non sapremo per quanto tempo si giocherà a porte chiuse. Il vaccino potrà aiutare ma questi ritardi mettono in difficoltà le società che hanno spese altissime. I giocatori sono quelli che rischiano di più perché vanno avanti a giocare: è giusto che facciano un sacrificio ma allo stesso tempo vadano tutelati».

MILAN – «Per me il Milan sta giocando veramente bene. Si è espresso bene anche ieri nonostante la partita difficile e particolare. Ibrahimovic è indispensabile».

JUVENTUS – «La Juventus fa sempre paura perché ha dei giocatori fortissimi».

MERCATO – «Quando certi giocatori non hanno una resa che consenta di puntare a obiettivi importanti, è normale cambiare mettendoli in condizione di giocare in una squadra che li possa».

ERIKSEN – «Nessuno si aspettava un rendimento così. Ma gioca poco ed è difficile giudicarlo e se Conte lo fa giocare poco avrà le sue ragioni. E’ una di quelle situazioni che puoi protrarre, ma senza fiducia non devi continuare».

PRISCO – «Prisco era un personaggio eccezionale, indimenticabile perchè pieno di qualità, di simpatia che ha la colpa grave di avermi convinto di diventare presidente dell’Inter».

CONTE – «Devo essere sincero. Conte come tecnico è bravissimo, ci tiene alla squadra ma ha un carattere difficile. Non so se avrei resistito così tanto. E’ stata una scelta coraggiosa e come tale ha i suoi rischi».

MOURINHO – «Mourinho si è sempre comportato benissimo con me. Ci siamo sempre capiti e se c’era qualcosa che non andava, la risolvevamo. La squadra poi era eccezionalmente forte ed era più semplice risolvere i problemi».

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