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Moratti punge la Juve: «19 Scudetti? Senza quello che sappiamo saremmo a 25»
Le parole di Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, sullo Scudetto dei nerazzurri: l’ex dirigente punge la Juve nel giorno della festa
Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, ha parlato a La Gazzetta dello Sport dopo la conquista da parte dei nerazzurri del ventesimo scudetto e della seconda stella. Di seguito le sue parole, in cui si toglie anche qualche sassolino dalla scapa nei confronti della Juve.
DERBY – «Il derby è sempre una partita speciale. E il match dell’andata aveva insegnato che se l’inter gioca da Inter non c’è partita. Vincere la seconda stella prima del Milan? Questa sì che è una gran bella cosa».
STAGIONE INTER – «Molto positiva. La seconda stella al termine di un campionato dominato mitiga la delusione della Champions».
INTER ATTUALE O GRANDE INTER – «Per come sta in campo, questa Inter è abbastanza unica. Ti diverte sempre, non regala un calcio lento e noioso come fanno altre. Anche se un paragone tra epoche così lontane è impossibile, tanto che non ne ho mai fatti nemmeno tra i singoli giocatori di allora e di oggi, quello di Herrera per certi versi era il calcio più bello del mondo. Andava in porta con tre passaggi. Ora sarebbe impossibile».
UOMO SIMBOLO – «Barella. È il primo che mi viene in mente, forse perché è ovunque in campo. Ma in generale è di tutti: Dimarco è l’interismo fatto a persona. Calhanoglu e Mkhitaryan hanno fatto una stagione stupenda. Lautaro è una forza della natura».
SECONDA STELLA DOPO 58 ANNI- «Vero che al tempo eravamo i più forti, ma ci sono dei cicli e vincere dieci scudetti non è facile. Se poi non ci fosse stata la Juve ci saremmo arrivati prima».
COSA RISPONDE A CHI DICE CHE SONO 19 SCUDETTI – «Che senza tutto quello che sappiamo saremmo già a quota venticinque».